Informazioni
Gruppo: Lilyum
Titolo: Human Void
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Magma Productions
Contatti: myspace.com/lilyum
Autore: Mourning
Tracklist
1. Prelude – Visualize The Void
2. The Flame Of Hate
3. Towards The Pitch Black Sea
4. Disgust
5. Human Void
DURATA: 18:33
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È passato meno di un anno dal rilascio di "Nothing Is Mine" e ad Aprile, ha visto la luce lo split a tre che li vede partecipi insieme ai francesi Ordo Blasphemous e Leben Ohne Licht Kollektiv, adesso per celebrare questo anniversario è stato pubblicato l'ep "Human Void", di certo Kosmos non è uno che sta con le mani in mano.
Si era parlato di salto indietro nel tempo, si era parlato di black old school e ritorno alle origini e "Human Void", contenente quasi venti minuti di musica, non ha disatteso le aspettative. Si potrebbe ben dire che i Lilyum abbiano ripreso il discorso intrapreso con i lavori primordi "Ultimatum" e "Fear Tension Cold" con la consapevolezza di possedere odiernamente una stabilità compositiva e una conoscenza delle proprie doti maggiori.
È infatti evidente che il complesso sonoro sia idealmente reso più elementare nelle strutture rispetto alle prove più recenti, il riffing è incisivo e alle volte improntato su giri non lontani dall'evocare "volutamente" una sensazione di deja-vù eighties/nineties, è di quelli che mantiene sempre un suo perché riuscendo a mostrare la caratterizzazione messa in atto dal compositore in brani come "The Flame Of Hate" e "Human Void".
Ancora una volta la produzione gioca un ruolo fondamentale, com'è di norma nelle loro release anche questo "Human Void" rinnega la pulizia totale a favore di una sporcizia che non diviene mai marasma, la resa strumentale è di buonissimo livello, permette di godere appieno del drumming umano di Frozen e si percepisce l'assenza di quella sensazione meccanica che aveva regnato incontrastata nel lavoro precedente.
"Human Void" è un antipasto di ciò che i Lilyum ci presenteranno ancora in futuro, oppure è un semplice diversivo? Consideratelo come meglio credete, non è facile fare previsioni su dove andranno a parare nel prossimo album, lasciate quindi che una salutare dose di black "alla vecchia maniera" vi faccia compagnia, per la risposta a quel quesito dovrà trascorrere ancora del tempo e con i ritmi della band non è detto che sia poi molto.