domenica 22 luglio 2012

ANIMO AEGER - Impuls / Fieber


Informazioni
Gruppo: Animo Aeger
Titolo: Impuls / Fieber
Anno: 2009-2012
Provenienza: Germania
Etichetta: Ashen Productions
Contatti: ashenproductions.net/animoaeger.html
Autore: Mourning

Tracklist "Impuls"
1. Nuancen / Disparitaten: Das R-Kapitel
2. Den Laufstall Zu Brechen...
3. Verheissungsvolle Felder, Geschutzt Von Ebenjenem Eis
4. The Box
5. Der Begriff Der Reinheit, Getrankt Von Graberschweiß
6. Großstadtlyrik
7. Der Maskierte Blinde

DURATA: 56:12

Tracklist "Fieber"
1. Die Gedanken Ans Gefüge
2. Heufeuer: Man War Gewarnt
3. Schabe Und Kolkrabe Teilen Sich Das Weltenende
4. Zweifel
5. ...
6. Der Letzte Diamant
7. Spuck Mich Ins Nirgendwo!

DURATA: 38:40

Gli Animo Aeger sono una band tedesca con mastermind Graasjäl, personaggio presente anche nelle line-up di Avsked, Vrangbild ed ex-Misanthropic Path.
Il progetto avviato nel 2003 è stato seguito nell'ultimo triennio, in pratica dall'uscita del debutto "Impuls" rilasciato nel 2009 (stesso anno del primo demo "Wolfsvisionen", partorito però per Nihilistische Klangkunst), proprio in questo 2012 dal primo lavoro e dal successivo ep "Fieber" che tratterò nel testo.
L'album è ciò che si può definire musica old school, la base di natura "germanica" ricorda band come gli Absurd alla lontana o i Lunar Aurora d'inizio carriera e di rimando la Norvegia dei Darkthrone e Mayhem, peccato però che la realtà in questione sia decisamente lontana dagli standard di una qualsiasi di queste formazioni.
La musica pur essendo rozza, virilmente retrò, carica di un continuo astio che perdura di brano in brano non è poi compositivamente così "caotica" come si potrebbe pensare. Le strutture non sono proprio elementari nonostante possiedano l'appeal classico di quel periodo, mancano però degli affondi finali, si nota che il circolo d'idee proposto non sia poi così ispirato quanto realmente si voglia far credere.
Le discrete melodie alquanto presenti e piacevoli, una voce angosciante e un paio di sezioni dalla visione lievemente orientata a sfilacciarsi prospettando scanalature doom, in verità appena accennate, non riescono a sfondare il muro del già sentito e di una prova più che sufficiente sotto tutti gli aspetti. Sarò buono e darò "sei" anche alla produzione ovattata come "storia" vuole, ma non stacca il biglietto per il piano successivo.
A tre anni da quel passo iniziale viene data vita a "Fieber", l'ep è composto da quattro nuove tracce, un breve stacco direi alquanto inutile ("...") e due pezzi in versione rehearsal che lo conducono alla fine, vediamo quali sono stati i cambiamenti e le migliorie nella musica del duo.
Evidente è la crescita dal punto di vista del suono, finalmente una produzione che permette alla strumentazione di rilasciare un impatto e una prestanza che siano degne di tale nome. Ascoltate il basso ad esempio oppure il reparto vocale che risulta arricchito, Graasjäl non si limita più alla sola evocazione di dolore, si spinge al limite con l'avanguardistico grazie a linee pulite, teatrali e lo noterete già nella canzone d'apertura "Die Gedanken Ans Gefüge".
La sperimentazione sembra aver preso piede nel songwriting e nella successiva "Heufeuer: Man War Gewarnt" viene rimarcata acquisendo anche toni magniloquenti, pare che la chiave di volta sia stata trovata e "Schabe Und Kolkrabe Teilen Sich Das Weltenende" conferma che la strada è quella giusta e che pur usufruendo di arpeggi intimi e rassicuranti la violenza non verrà comunque a mancare, coadiuvata da un aspetto melodico più curato e partecipe emotivamente.
Con "Zweifel" un piccolo passo indietro nell'aura del brano riporta alla mente ciò che fu "Impuls", l'atmosfera è ricolma di dolore e l'angoscia torna a farsi percepire, è però di ben altro spessore la resa.
Dopo quel frammento di vuoto che è "...", è il turno delle due tracce alle quali è stata data seconda vita, "Der Letzte Diamant" e "Spuck Mich Ins Nirgendwo!" si distaccano dalle altre per "storia" e impostazione aumentando il grigiore, ripartendo dalla base del debutto per guardare oltre. È pur sempre un passo in avanti anche se minore rispetto a ciò che è a tutti gli effetti "nuovo".
Dovendo consigliare a un amico di ascoltare gli Animo Aeger ovviamente direi di provare sia "Impuls" che "Fieber", avere la possibilità di apprezzare la maturazione ed eventuale evoluzione, come in questo caso, di una band è sempre la via adatta per entrarvi in contatto, pensando però a un acquisto opterei per l'ep.
Ritengo che la formazione abbia centrato il proprio bersaglio, non diverrà mai un act di fascia "A", di quelli che scrivono i capolavori, adesso più di prima possono però dire la loro nella categoria di ottimi "mestieranti" che il panorama tedesco ci regala di anno in anno, segnatevi il monicker e date loro una chance.

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