domenica 8 luglio 2012

WEDDING IN HADES - Misbehaviour


Informazioni
Gruppo: Wedding In Hades
Titolo: Misbehaviour
Anno: 2012
Provenienza: Francia
Etichetta: BadMoodMan Music
Contatti: myspace.com/weddinginhades
Autore: Mourning

Tracklist
1. Forsaken
2. Men To The Slaughter
3. Sleeping Beauty
4. Dust In A Stranger's Eyes
5. Regrets
6. The One To Blame
7. Almost Living (But Not Dead Yet)
8. Men To The Slaughter (Reprise)

DURATA: 56:38

Due anni or sono i francesi Wedding In Hades avevano debuttato con "Elements Of Disorder", recensito anche da noi al tempo, in questo 2012 li ritroviamo con il secondo album pronto a soddisfare il nostro amore per l'ambientazione doom/gotica dal titolo "Misbehaviour".
Il quartetto bretone composto da S.T. (voce e basso), Sorgen (chitarra), Oliver (tastiere) e Vincent non ha mutato la sua natura devota a un sound corposamente e oscuramente legato agli anni Novanta, accantonano però i riferimenti "amorphici" del passato per concentrarsi in direzione della più classica influenza My Dying Bride accompagnata ancora una volta da echi di Katatonia, Saturnus e Type O Negative. Queste ultime tre realtà soprattutto per gli aspetti delle melodie, atmosferici e l'uso del cantato in voce pulita incline a rimembrare quello di Peter Steele, ascoltando a esempio "Sleeping Beauty" non sarà poi così complicato arrivare a tale connessione.
L'opener "Forsaken" è un gradevolissimo viaggio a ritroso nel tempo, immaginatela come prodotto di derivazione del periodo che va dal 1990 al 1992, è pesante, decadente, fornita di una struttura ancorata alle fondamenta doom/death e che l'approccio cambi in corsa ve ne renderete immediatamente conto una volta che "Men To The Slaughter" dalla veste maggiormente dedita all'esaltazione della melodia e meno greve nel complesso prenderà piede. Oltre ai danesi già nominati non negherà di strizzare l'occhiolino ai Paradise Lost d'inizio carriera.
Così come avvenuto nel primo lavoro i Wedding In Hades non hanno problemi a palesare le loro ispirazioni e nello stesso modo non ne rimangono succubi, la prestazione del combo è intarsiata da ambientazioni melancoliche pregne di decadenza in "Dust In A Stranger's Eyes", uno dei tre brani insieme a "Forsaken" e "Almost Living (But Not Dead Yet)" nei quali appare il violino di Marie Clouet a intarsiarne uno scheletro mestamente fiorito e in questo preciso caso piacevolmente "floydiano" nella fase centrale. Sono invece le note del pianoforte stranamente "dimmu borgeriano" a insediarsi internamente a "Regrets" e a fortificarne quella sensazione di afflizione della quale il pezzo si fa carico, rimandi decisamente inattesi.
Con le successive "The One To Blame" e "Almost Living (But Not Dead Yet)" in sequenza sembra d'imbattersi nel "diavolo e l'acqua santa". La prima inspiegabilmente tende ad assumere pieghe accelerate e thrasheggianti delle quali non mi spiego il motivo, sono poco affini al resto del già sentito e s'incastrano poco nel mood ricreato sino a quel momento. La seconda invece se ne spoglia completamente per affidarsi a scelte d'incanto per delicatezza e pathos, contrasto voluto? Probabilmente evitabile ma non vi è comunque nulla che danneggi in maniera considerevole l'operato complessivo di "Misbehaviour" che si chiude con la versione reprise di "Men To Slaughter" dimezzata nella durata e tramutata in un pezzo spogliato dell'elettricità a favore di una visione più intima nella quale la voce pulita e sospirata non si avvierà mai in direzione di lidi maggiormente estremi.
Ancora una volta la produzione si rivela adeguata, facendo sì che la strumentazione possa dire la sua senza troppi intoppi, l'uso dei synth e le soluzioni tese ad arricchire la trama grigia, si vedano il violino e il piano, sono misurate in modo da non divenire un peso.
È quindi un altro centro quello fatto dai Wedding In Hades, pertanto consiglio a chi avesse già acquistato in passato "Elements Of Disorder" di far suo anche "Misbehaviour", mentre chi invece si trovasse di fronte quest'album ci faccia un bel pensiero sopra, è suonato e prodotto bene, i pezzi filano e le emozioni non mancano di certo, questo dovrebbe bastare a darvi l'input per offrire una chance ai transalpini.

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