Informazioni
Gruppo: Turdus Merula
Titolo: Mentem Recipere
Anno: 2011
Provenienza: Svezia
Etichetta: Le Crépuscule Du Soir Productions
Contatti: myspace.com/turdusmerulasweden
Autore: Mourning
Tracklist
1. Descencus
2. Casus
3. Adventus
4. Cursus
5. Reditus
6. Ascensus
7. Gnosis
DURATA: 50:43
Nell'ultimo anno e mezzo i progetti dell'artista svedese Dìsa hanno fatto spesso capolino nel mio stereo, i Turdus Merula quanto i Draugurinn sono stati un'ottima compagnia.
Il primo di questi, dopo aver prodotto "Herbarium" nel 2010 del quale troverete la recensione qui, ha sfornato sul finire del 2011 il secondo capitolo intitolato "Mortem Recipere".
Si è passati da un black con matrice raw e partiture ambient nel quale veniva narrata l'importanza delle piante curative inserite nell'erbario a una visione più oscura e doom oriented non tanto per sound quanto per inclinazione emotiva.
Il concept è basato sulla discesa e conseguente risalita dal mondo sotterraneo ed è fondamentale in questo specifico caso più di altri il supporto offerto dal booklet che in ogni singola sua pagina illustra tramite una raffigurazione del momento in atto ciò che le sette tracce esplicano in musica.
Ho notato una forte connessione con il lavoro fatto nell'altro suo progetto Draugurinn, sembra quasi che in certi momenti il dark-ambient del quale è fautrice in quella dimensione, filtrato e inserito in un contesto più black, con chitarre diluite e struggentemente grevi, possa risultare vincente.
Il disco pur possedendo strutture non particolarmente complesse ed elevanti soprattutto il fattore atmosferico non per questo rinuncia a sfuriate feroci, vedasi ciò che avviene in "Cursus", è infatti uno di quegli ascolti da scoprire con la dovuta calma.
Le sfumature, il cantato soffocato come se provenisse dall'adilà e le melodie, che offrono una gamma di sensazioni che varia dall'agrodolce all'inquietante, per svolgere il loro compito in maniera ottimale devono essere assorbite di passaggio in passaggio, l'elementarità della proposta potrebbe quindi divenirne lo scoglio più arduo per recepirne il valore se lo si prendesse sottogamba.
Dìsa supportata dal compagno d'avventura Ulf Nylin in qualità di session alla batteria, il musicista condivide con lei le realtà Korpblod e Murmurs, agevolata nel suo esporre tale percorso da una produzione idonea e intellegibile nei suoni, ha inserito in discografia un tassello interessante e che ci permette di prendere atto del costante sviluppo dell'area musicale e di pensiero di Turdus Merula.
Un album come "Mentem Recipere" è dedicato a tutti coloro che sentono il bisogno di cercare nel black qualcosa che non sia la furia assassina e il nero più nero ricreato da sferragliate senza tregua e urla malevole continue, sono espressioni di malessere introspettive e desolanti quello che vengono fuori ed è quindi a essi che consiglio di avvicinarsi a una release simile.
Il fascino emanato da acque scure e profonde nelle quali l'occhio non può leggere dimostrando l'incapacità dell'uomo di andare più in là di dove la natura voglia condurlo può essere agghiacciante anche più di mille torture, non dimentichiamocelo.