Informazioni
Gruppo: Folkodia
Titolo: Forgotten Lore
Anno: 2011
Provenienza: Various
Etichetta: Stygian Crypt Productions
Contatti: myspace.com/folkodia
Autore: Mourning
Tracklist
1. Ancient Forest Of Elves
2. Bound For Valhalla
3. The Capitulation Of Vercingetorix I
4. The Fierce Kiss Of Death
5. Honored Are The Fallen
6. Winter Night
7. Thus A Viking Dies
8. The Immortals Of Thule
9. Sword In Hand
10. The Lone Warrior
11. The Capitulation Of Vercingetorix II
DURATA: 47:40
I Folkodia sono i fratelli minori dei Folkearth, la formazione è composta da membri che militano attivamente in quella formazione, seguendo bene o male le stesse coordinate sia per sound che ritmi di produzione dei lavori. A quanto pare sembra essere stata concorde anche la scelta di pubblicare nello stesso anno, il 2011, una prova acustica per entrambe le realtà: quella dei Folkearth è intitolata "Minstrels By The River", quella dei Folkodia "Forgotten Lore".
Nel recente passato, precisamente nell'occasione che mi portò a recensire il terzo lavoro di questa creatura viking/folk, "Battlecry", feci notare come i pezzi dall'impronta folcloristica più estesa fossero quelli maggiormente convincenti, al tempo nominai infatti "The Celestial Giants" e "The Oath Of Runes" quali capitoli migliori di quell'album. Adesso sapranno almeno tenere il passo dato che hanno volutamente deciso di spogliarsi delle influenze metal? La risposta è un "nì" con tanto di scuotimento di testa.
"Nì" perché di partenza il materiale discografico di questa band è sin dal primo disco "Odes From The Past" qualitativamente meno accattivante rispetto a quello pubblicato agli esordi dai "fratelli" e perché in qualche occasione si è talmente calcato sul perseguire vie semplici e prive d'imprevisto che si è appiattito il corso musicale.
A garantire una vita comoda e un ascolto disimpegnato ma di gran lunga piacevole basterebbero l'elementare normalità dell'opener "Ancient Forest Of Elves", le melodie di "Bound For Valhalla" e "The Fierce Kiss Of Death", le atmosfere scure e allentate dei due episodi dedicati alla figura del principe gallo Vercingetorige e tracce più "fiere" che spiccano per ritmiche animate e strumentazione finalmente in grado d'irretire, affascinando e seducendo l'ascoltatore come avviene in "Thus A Viking Dies". Oppure ancora il piglio dei cori e il flauto che solerte incalza in "Sword In Hand" e un episodio minore al limite con la sufficienza qual è "Lone Warrior".
È un peccato però che la sezione centrale con "Honored Are The Fallen" e "Winter Night" e "The Immortals Of Thule" (che anticipa il terzetto conclusivo) siano sufficienti a a inabissare con dosi di sonnifero consistenti un "Forgotten Lore" che si sarebbe guadagnato il suo 6 politico senza troppi problemi.
Altro punto a sfavore di "Forgotten Lore" è che come potrete notare i pezzi più interessanti si rivelano essere i rifacimenti di brani già noti e in questo caso la palma dei migliori va all'accoppiata composta da "Thus A Viking Dies", estratta dal debutto "Odes From The Past", e "Sword In Hand", invece contenuta nel precedente "Battlecry".
Una produzione veramente buona, la prestazione strumentale formalmente impeccabile e quel monumento che dovrebbe essere eretto a onore di Kris Verwimp per l'ennesimo artwork con l'ennesima fantastica raffigurazione affidata in dote a questi artisti (certo che se uno non conoscesse Folkearth e Folkodia e istintivamente "giudicasse il libro dalla copertina" comprerebbe i loro album al volo solo per le cover) non fanno distaccare lo sguardo della band da ciò che le si para dinanzi. Il cielo e le vette montuose sono distanti, molto distanti e assecondando la modalità di composizione e proposizione dei lavori dell'altro progetto non andranno lontano.
Coloro che come il sottoscritto non sono dei veri cultori del genere un ascolto di tanto in tanto a "Forgotten Lore" messo lì a far compagnia lo potrebbero anche dare tranquillamente, gli appassionati invece avranno sicuramente altro materiale più consono al quale tendere l'orecchio.