lunedì 23 luglio 2012

CAELESTIS - Nel Suo Perduto Nimbo


Informazioni
Gruppo: Caelestis
Titolo: Nel Suo Perduto Nimbo
Anno: 2012
Provenienza: Italia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: caelestismusic.org - facebook.com/caelestisofficial - caelestismusic[at]hotmail.it
Autore: Akh.

Tracklist
1. Pioggia Del Cuore
2. Ai Confini Del Cielo
3. Spettri Metropolitani
4. Corre Il Fulmine Dagli Occhi
5. Dove La Luce
6. Turchese E Amaranto
7. L’Ha Chiamato Orizzonte

DURATA: 47.17

Per chi non avesse avuto modo di conoscere il progetto Caelestis presentiamo l’espressione artistica di Cataldo Cappiello, giovane campano che nel 2009e.v. ha deciso di mettere in musica pensieri e sensazioni e che dopo due lavori omonimi ha mutato il monicker producendo un Ep e due Full Leight di cui "Nel Suo Perduto Nimbo" è l’ultima fatica partorita.

Dal precedente "When The Moon Dreams" notiamo immediatamente alcune differenze stilistiche non da poco, se infatti Cataldo ci aveva abituati a situazioni notturne a tratti fortemente oniriche ed impalpabili, l’indurimento di queste visioni è nettamente percepibile sia negli arrangiamenti che nell’utilizzo della voce adesso operante in scream dalla timbrica fortemente distorta ed esasperata come ben si evince in certo Dark Ambient BM, a cui "Ai Confini Del Cielo" ben potrebbe accostarsi, anche per l’utilizzo di una programmazione ritmica serrata e cinica nei suoni prescelti. Le soluzioni sonore certamente ancora abbracciano un sentore impulsivo di certo movimento Dark Age, ma molte volte accostandosi a mio avviso a sua Maestà Vangelis, riproducendo mood e paesaggi veramente toccanti ed espressivi di cui possiamo già accorgerci nei suoni e nei fraseggiatori di "Pioggia Del Cuore" (per la quale è stato anche realizzato un video) e questo è un pregio non da poco.

Sicuramente esistono come detto brani in cui la durezza si ode a pelle e "Spettri Metropolitani" ne è una conferma nella sua durata dove ottime melodie di chitarra sintetizzata appaiono a rapire l’attenzione dell’ascoltatore a riprova del talento compositivo di Caelestis; come si puo’ notare nell’affascinante finale di questo brano che mi riporta alla mente "The Fall (The Conception)" per l’utilizzo di fraseggi tastieristici di sicuro effetto.

I passi avanti intrapresi si evidenziano ulteriormente nella seguente "Corre Il Fulmine Dagli Occhi" in cui le varie anime del progetto si miscelano in un maelstrom emozionale, in cui i tempi dilatati trovano controbilanci sia nel comparto vocale aspro e viscerale sia nell’utilizzo di un'elettronica agitata che per certi versi potrebbe esser accostabile a certi Ulver (pur non avendone il calore, ma indubbiamente non è questo che viene ricercato in questo contesto). La situazione già muta con l’introduzione di "Dove La Luce" per basso e pianoforte in cui appare la seducente voce di Vera Clinco dei MEFAS, a donare ulteriore spessore sia al brano che al lavoro in toto; in cui a volte pare di rivivere scene tratte dal film "Blade Runner", fino all’arrivo di alterazione toniche in chiusura di pezzo che mi hanno riportato alla mente certe soluzioni del giovane e sperimentale Battiato, in cui si può sentire il peso fin qui riprodotto dai vari brani, di una dimensione personale che è inglobata in dimensioni agitate ed isolanti; sogni ed agitazioni affogati nel Nimbo.

Possiamo dire che dal precedente capitolo il finale di disco vede riaprire il suono a cieli progressivamente più distesi nell’orizzonte di questo spaccato, ripulendosi dalle precedenti tensioni e dando l’impressione fisica che i fantasmi interiori si ammorbidiscano fino all’evanescenza, come rugiada al sole; l’ariosità pianistica e l’utilizzo di certi tappeti tastieristici in "Turchese E Amaranto" ce ne danno conferma; come nella conclusiva esperienza di "L’Ha Chiamato Orizzonte" si va incontro a certi giri armonici dal tipico sapore alcestiano, quindi: Il Sole riapparve nei Sogni della Notte.

Cappiello ha nuovamente centrato il bersaglio, il fatto poi che presso la propria pagina internet (sopra indicata) si possa trovare "Nel Suo Perduto Nimbo" in scaricamento gratuito (come il resto della discografia) dovrebbe aiutarvi ancor di piu’ nel dare una possibilità per giudicare l’operato e la validità di Caelestis; operato indubbiamente all’insegna della creatività e di idee che sempre ben si sposano al titolo dell’album in questione, donando forti segnali di personalità e di fermento artistico e poetico.

I Sogni generano sentimenti e Caelestis è un Sognatore, saprete apprezzare il suo impianto onirico?

Mi auguro per voi di Sì.

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