domenica 22 luglio 2012

JESS AND THE ANCIENT ONES - Jess And The Ancient Ones

Informazioni
Gruppo: Jess And The Ancient Ones
Titolo: Jess And The Ancient Ones
Anno: 2012
Provenienza: Svezia
Etichetta: Svart Records
Contatti: myspace.com/jessandtheancientones
Autore: Mourning

Tracklist
1. Prayer For Death And Fire
2. Twilight Witchcraft
3. Sulfur Giants (Red King)
4. Ghost Riders
5. 13th Breath Of The Zodiac
6. Devil (In G Minor)
7. Come Crimson Death

DURATA: 52:45

Li attendevo, sapevo che i Jess And The Ancient Ones quest'anno avrebbero pubblicato il debutto omonimo e speravo proprio che quel mini assaggio offerto da "13th Breath Of The Zodiac" rappresentasse solo una parte del potenziale della band nella quale milita uno dei personaggi più attivi della scena metal finnica, il signor Thomas Corpse.
L'approccio con l'album è stato dei più piacevoli, è normale che quando si tiri in ballo un genere come l'occult rock con voce femminile i riferimenti chiamino in causa in primis in maniera indiscutibile Jinx Dawson e i Coven, mentre tornando ai giorni nostri formazioni quali The Devil's Blood, Blood Ceremony e Jex Thoth sono praticamente divenute delle vere istituzioni e le signore dietro al microfono, Selim Lemouchi, Aliah O'Brien e Jex Thoth, delle divinità che incarnano la sensualità dell'oscuro.
Questa commistione fra anni Settanta e metal è ormai quasi una norma eppure è impossibile non apprezzare la prestazione del combo svedese che in sé racchiude tante influenze, si va da Rory Erickson ai Jefferson Airplane, dagli Atomic Rooster a King Diamond, dagli Iron Maiden ai Led Zeppelin, dagli Abba agli Hawkwind e di monicker ne potrete tirar fuori a bizzeffe. Ovviamente si entra in contatto con i maestri Black Sabbath e le realtà odierne prima citate poco più su in maniera cristallina ma non seguendone con costanza la strada.
Una cosa ci tengo a precisarla: non immaginatevi quell'occult rock pregno di sensazioni scure e intimiste, i Jess And The Ancient Ones sono più esplosivi di molti loro colleghi, sfruttano la vena più godereccia ed esagitata del rock e dell'heavy primordiale per comporre delle belle canzoni. Non meravigliatevi però se ascoltando un pezzo come "Sulphur Giants" vi troverete all'orecchio un elegante ibrido tra gli Abba e il mondo "hellucinato" dei Goblin, i secondi s'intende più per atmosfera che suono.
Questa forma di retrò sound è capace prima di far invaghire e poi del tutto innamorare gli appassionati di ben tre decadi d'arte in musica, unendo alla seduzione di scelte melodiche affascinanti un drumming mai complicatissimo ma disarmantemente bello e una quantità di riff orecchiabili che si stampano in testa accompagnati dal costante e rituale supporto dei synth.
Ciò che viene da chiedersi è: come immergersi in un platter simile? Dimenticate tutto ciò che avete intorno, la notte più profonda e silenziosa o l'uso delle cuffie vi verranno in soccorso, premete "play" e di traccia in traccia lasciatevi investire da brani che gireranno e gireranno nei meandri del vostro cervello ripetutamente.
Il meglio i finlandesi lo racchiudono in una doppietta conclusiva orgasmica che vede susseguirsi le atmosfere blues di "Devil (In G Minor)" e "Come Crimson Death", pezzo memore degli insegnamenti dell'area progressive seventies che si coniuga alla summa del mix impostato sino a quel momento, il finale è un crescendo emotivo che la voce di Jess rende ancor più intenso.
Inutile sottolineare come e quanto sia importante per avere un contatto profondo con il disco seguirne lo scorrere con l'ausilio dei testi, la tracklist è un percorso basato su esperienze personali e sensazioni profonde tramutate in musica e parole, le une hanno bisogno delle altre per mostrarsi nella loro naturale bellezza.
"Jess And The Ancient Ones" è coinvolgente, ottimamente suonato e prodotto, altro che vampiri, l'unica cosa che sta dissanguandomi è la musica, ho il portafoglio che è talmente in rosso a causa dell'alto numero di uscite straordinarie in questo genere e nei filoni affini che il solo pensare di mancarne l'acquisto sarebbe reato e quindi lo eviterò spendendo ancora.
Il mio consiglio non può quindi che essere dei più scontati: compratelo e vivetelo.

Aristocrazia Webzine © 2008. Design by :Yanku Templates Sponsored by: Tutorial87 Commentcute