lunedì 16 luglio 2012

TREPAN' DEAD


Informazioni
Autore: Mourning
Traduzione: Dope Fiend

Formazione
Chris - Voce
Boub - Voce
Ugo - Chitarra
Franck - Basso
Alexs - Batteria


Brutalità, grind e tanta passione dalla Francia, siamo in compagnia dei Trepan'Dead dei quali abbiamo recensito il secondo full "Instinct" (basta girare sul sito e troverete la recensione), vediamo cos'hanno da raccontarci.

Salve ragazzi e benvenuti su Aristocrazia Webzine, presentiamo sin da subito i Trepan'Dead partendo dalla line up e andando poi a ritroso parlando della discografia e di un po' della vostra storia?

Ciao a tutti! Beh, siamo i Trepan'Dead, grindcore dalla Francia. La band è composta da Ugo (chitarrista), Franck (bassista), Alexs (batterista), Boub, mio fratello, e io (cantanti). Suoniamo insieme dal 1998 e dopo qualche split e demo, abbiamo appena pubblicato il nostro nuovo album, "Instinct".


A sei anni di distanza dal debutto "Obsessional Dysfunctions" siete tornati con "Istinct", il titolo cade a fagiolo su di un album diretto e schietto come questo. Era vostra intenzione rilasciare un disco che fosse crudo e veloce, diciamo un treno in corsa?

Sì, abbiamo voluto che questo album fosse più grind, più "grezzo", ed è chiaro che tutte le scelte che abbiamo fatto in studio fossero conseguenti a quella volontà, vale a dire per dare il massimo della rabbia istintiva, senza alcuna concessione, per raggiungere il massimo dell'autenticità. La produzione di "Instinct" doveva riflettere questo stato d'animo, questa volontà di essere vicini all'offrire un'energia da live. E in realtà, mi piace l'idea del treno pazzo lanciato che distrugge tutto sul suo cammino, è abbastanza vicino all'impressione che abbiamo voluto dare.


La tracklist si apre con "Reborn" e si chiude con "H-Bomb", rinascita e distruzione conclusiva, è un ciclo che si apre e chiude? Le ultime tracce sembrerebbero rappresentare un'escalation d'eventi che conduce in tale direzione.

È vero che tra la prima e l'ultima canzone dell'album c'è uno stretto legame che illustra l'idea di un ciclo di distruzione/ricostruzione. Ma per essere onesti, non ci abbiamo pensato. Abbiamo voluto illustrare in modo chiaro e parlare di questa capacità umana di provocare il meglio e il peggio. Gli esseri umani sviluppano non solo le loro capacità di migliorare la loro vita quotidiana ma anche quelle di distruggere il loro habitat e le altre persone, nel nome dell'avidità e della stupidità. Questo è ciò che abbiamo voluto mostrare anche nell'artwork e nei testi: l'aspetto spietato dell'istinto umano.


Nella recensione mi sono soffermato su una semplice riflessione su "Life Is A Whore": è una frase che per un motivo o un altro credo sia passata per la testa un po' a tutti, qual è il significato di questo pezzo all'interno di "Instinct"?

La vita non è sempre cosa facile ed a seconda del luogo dove sei nato, sia l'emisfero meridionale o quella settentrionale, a volte può anche essere un fottuto inferno! "Life Is A Whore" parla di questo, il fatto che la vita a volte possa andare veramente bene o essere una puttana e che in questo caso è necessario mantenere un atteggiamento positivo verso le cose complicate che altrimenti possono diventare insopportabili.


Com'è stato partorire l'album? Quali sono le differenze più evidenti dal punto di vista umano e compositivo con il suo predecessore?

"Instinct" è stato realizzato in tre fasi. La prima con il nostro ex chitarrista, Manu, che ha lasciato la band nel marzo del 2011, la seconda con Manu e Ugo, il che significa che abbiamo avuto due chitarristi, e poi con Ugo soltanto. Durante questo periodo, il nostro obiettivo era quello di migliorare la nostra musica, portarla ad essere quello che è oggi. Abbiamo deciso di registrare al più presto quando Manu ha lasciato la band per non essere destabilizzati dalla sua partenza. L'intenzione era quella di comporre le canzoni mancanti e di registrare tutto ad agosto. Questo è ciò che abbiamo fatto nel 2011 e l'album è stato rilasciato nel mese di gennaio 2012. Volevamo registrare questo album come se fossimo di fretta, ogni membro della band ha impiegato soltanto due notti per la registrazione, il nostro metodo di lavoro è stato davvero preciso, con il fine di essere il più efficiente possibile, per mostrare questo lato istintivo che si sente solo sul palco e che a volte è assente da alcune produzioni in studio che sono generalmente troppo calme. Questo è uno dei motivi principali per cui "Instinct" è diverso da "Obsessional Dysfunctions": le nostre canzoni suonano esattamente come volevamo, cioè grezze, aggressive e molto grind. Grindcore istintivo! Per quanto riguarda il lato umano, è l'album con la nuova line-up dei Trepan'Dead e rilasciare un album è un'ottima cosa quando hai appena affrontato un cambiamento di line-up, è il punto di svolta della storia della band.


Il panorama grind è fra quelli che pur avendo subito continue contaminazioni e stravolgimenti è rimasto ancorato alle proprie radici con passione e si è svenduto in maniera minore. Cos'è che rende ancora questo genere una nicchia per appassionati?

Non è una scena elitistica, è tutto il contrario. Si tratta di una scena underground alternativa che, è vero, si attacca alle sue componenti di base: esplosione ed energia frenetica ma può anche diversificarsi e offrire un sacco di varianti. Ad esempio il grind dei Napalm Death, che ne sono i fondatori, non ha nulla a che fare con quello dei Nasum che a sua volta non ha niente a che fare con quello dei Regurgigate, il quale non suona come il grind proposto dai Blockheads, ecc.. Tutto questo rende musicalmente ricca la scena grind, il poter sentire un sacco di diversi tipi di suono. Ed è una scena di appassionati, persone motivate, webzine, band e, soprattutto, il pubblico.


Se dovessi nominare le punte di diamante del movimento grind sia del passato che di quello attuale, quali sarebbero i nomi che ti verrebbero in mente e per quale motivo?

Wow, ce ne sono troppi! Beh, per evitare di dirne un centinaio, farò esempi: Brutal Truth e Blockheads. E entrambi appartengono sia al passato che al presente. Questo perché sono davvero ottimi e arrabbiati.


Com'è il vostro rapporto con le band della scena alla quale appartenete?

Abbastanza buono, in Francia siamo un bel po' e siamo amici con un sacco di band. Abbiamo suonato con tante band straniere e siamo in buoni rapporti anche con loro. Ogni volta che siamo andati in tour in Europa tutto è andato benissimo, la scena grindcore è davvero una scena fottutamente stupefacente in cui il concetto di "sostenere l'underground" non è solo uno slogan di identità, ma è veramente uno stato d'animo, un atteggiamento, un impegno.


Ugo suona nei Goryptic, band che è il nuovo inizio degli Heresy con i quali rilasciaste uno split nel 2002, il vostro ex chitarrista Manu è negli Unsu, c'è una sorta di fratellanza e condivisione d'idee con queste realtà?

Sì, c'è. Almeno, è del tutto vero per i Goryptic che abbiamo conosciuto più di dieci anni fa, sono veri amici. Questo è il motivo per cui abbiamo voluto Ugo come chitarrista non appena abbiamo avuto bisogno di averne uno. Ed egli è colui che ha registrato quasi tutti i suoni di Trepan'Dead (lui è un ingegnere del suono), quindi ci conoscevamo perfettamente a vicenda non solo come amici ma anche musicalmente parlando. Damien, il cantante dei Goryptic, è anche lui uno dei nostri migliori amici, vogliamo bene a quel ragazzo. Il fatto che Manu non stia suonando più con noi non cambia la nostra amicizia, è solo che ci vediamo meno spesso rispetto a quando suonavamo insieme ogni settimana! Per quanto riguarda gli altri membri degli Unsu, li conosco un po' meno personalmente ma più che altro grazie ai concerti e ci divertiamo ogni volta che suoniamo insieme. La nozione di "famiglia" è importante per noi, intendo in senso ampio, che include un sacco di band, le persone del pubblico che ci hanno seguito per dieci anni...


Il pubblico francese supporta in maniera costante le uscite nazionali? Qui in Italia, e credo sia un fenomeno comunque diffuso, c'è una sorta di esterofilia che non comprendo da cosa derivi, alle volte anche dischi nettamente più "scadenti" vengono valorizzati in base alla nazionalità. È una colpa produrre musica di un certo tipo e non essere Inglesi, Svedesi, Tedeschi o Americani?

Beh, direi che in Francia, almeno per la scena grind, i dischi nazionali sono generalmente ben percepiti. Naturalmente se è roba buona [ride]. Ma anche i dischi di gruppi stranieri sono anche molto ben accolti; è davvero una questione di qualità dell'album pubblicato. Ad esempio, per "Instinct" fino ad ora abbiamo avuto solo buone risposte da testate e pubblico. Siamo davvero felici di questo!


Il cd di "Instinct" è stato stampato come autoprodotto, la versione vinile dalla Douchebag Records giusto? L'underground è la sezione di pubblico che manterrà in vita i supporti fisici? Cosa ne pensate di questa progressiva svolta a favore del digitale? Lo smaterializzare l'arte a favore di un copia, incolla, cancella non è un vero e proprio reato?

Sì, è vero, l'album è stato autoprodotto. Poi il nostro amico Sboek, che è il proprietario della label Douchebag Records, ci ha offerto di rilasciare una versione in vinile. Abbiamo subito pensato che fosse una buona idea e lo lasciammo gestire tutto. Poi, penso che quello che è caratteristico di una scena underground è che la passione ha un ruolo di primo piano negli atteggiamenti e negli acquisti dei suoi componenti. L'acquisto di un album è anche un gesto di appartenenza, un modo fisico per aiutare la band a vivere. Quando si compra un album, in CD o in vinile, merchandise o altre cose, si consente al gruppo di avere una minima attività, quella che viene utilizzata per investire in nuovi progetti o continuare con gli altri. Per quanto riguarda l'aspetto digitale, penso che sia anche interessante usarlo al fine di diffondere l'album e per aiutare con la promozione. Quanto a noi, non inviamo il nostro album in versione digitale per le recensioni perché il nostro album è un oggetto fisico e, anche se contiene i suoni che sono ovviamente la parte più importante, vogliamo che possa essere apprezzato nella sua totalità. Ma al tempo stesso, mettiamo i nostri pezzi su Internet e stiamo per mettere il nostro album disponibile per il download al più presto. E, ad essere onesti, non credo che le versioni digitali abbiano ucciso nulla. Guarda ora: tutti pensavamo che i vinili sarebbero morti a causa dei CD: sì, c'è stata una diminuzione della produzione ma, alla fine, ora gli acquisti in vinile stanno diventando sempre più frequenti e questo offre anche alle produzioni una migliore qualità.


Facendo un salto nel passato, poteste scegliere di dar vita a cinque capolavori già scritti mettendoli sotto il monicker Trepan'Dead quali lavori seminali scegliereste e perché?

Io non sono bravo in questo tipo di esercizi. Per renderlo più facile, dico che è ciò che facciamo adesso e quello che faremo in futuro, essere sempre il meglio [ride]! Ma per essere onesti, siamo convinti che con "Instinct" abbiamo sicuramente realizzato la nostra migliore qualità audio.


Come sta andando la promozione dell'album? Le risposte ricevute dalla critica e dalla vendita corrispondono alle vostre aspettative?

Beh, come dicevo prima, tutto sta andando molto bene! Quando si lavora ad un album ci si mettono tanta energia e tanti soldi per renderlo buono! Solo questo può permettere alla tua musica di uscire dalla sala prove, di essere ascoltata, apprezzata, criticata... Durante i primi giorni seguenti l'uscita con le prime campagne pubblicitarie si è ai blocchi di partenza. Attendi i primi feedback e la tensione si scioglie quando capisci che il tuo album è stato ben accolto! E questo è ciò che sta accadendo per "Instinct". Bene, allo stesso tempo non ho ancora letto la tua opinione [ride]. È importante avere buone risposte non solo sull'album ma anche, e soprattutto, sui live. Noi siamo chiaramente una band fatta per i live, ci piace stare sul palco e penso che sia lì che una band grind dovrebbe essere efficiente ed impeccabile.


L'attività live è in pieno svolgimento? Ci saranno date anche oltre i vostri confini nazionali? Qualche passaggio in Italia?

Sì, facciamo un sacco di date all'estero e, non appena il nostro calendario ce ne dà la possibilità (a causa di impegni di lavoro e famiglia), organizziamo un tour e andiamo! L'Europa è ideale per il grind! Speriamo davvero di riuscire ad andare in tour molto presto e ci piacerebbe venire in Italia! Quindi, se qualcuno è interessato, nessun problema!


Quali sono quelle già programmate? Segnaliamole ai nostri lettori per dar loro la possibilità di parteciparvi.

Bene, il modo più semplice per saperlo è visitare il nostro sito: http://trepandead.free.fr/ o www.facebook.com/trepandead. Qui troverete notizie su concerti, dischi, video, canzoni...


Cosa c'è nel futuro dei Trepan'Dead?

Beh, stiamo continuando a lavorare su nuove canzoni dall'inizio dell'anno e stiamo facendo molti concerti! Siamo motivatissimi e la musica è ancora qualcosa di essenziale nella nostra vita.


La chiacchierata ha raggiunto il suo termine, vi lascio ancora un'ultima volta la parola per ringraziamenti, saluti o... fate voi.

Grazie per lo spazio e l'attenzione! Keep rage! E, se siete interessati al grindcore francese, dovreste acoltare Inhumate, Blockheads, Depraved, SCD, Massive Charge, Untamed, Xaros, Whoresnation, Ratbomb, Infest, Yattai, Nolentia, Unsu, Lardon, Pulmonary Fibrosis, Atara, Anorak.

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