lunedì 9 luglio 2012

ESSENZ - Mundus Numen


Informazioni
Gruppo: Essenz
Titolo: Mundus Numen
Anno: 2012
Provenienza: Germania
Etichetta: Svart Records
Contatti: myspace.com/znesseessenz
Autore: Mourning

Tracklist
1. Extinguish Shapes: Innermediate
2. Seæ Of light: Pleroma
3. Extricate Spirits: Amor
4. Observed By Spectres: Paranoia
5. Observing Spectres: Schizophrenia
6. To The Bone: Mania

DURATA: 51:33

Gli Essenz son tornati e io ne son contento, la band teutonica due anni fa mi sollazzò particolarmente con il debutto "KVIITIIVZ - Beschwörung Des Unaussprechlichen", un disco difficile da assimilare e che miscelava componenti doom, black e schegge drone ottenendo ottimi risultati ma digeribili esclusivamente con una dovuta dose di calma, attenzione e tempo da dedicarci su.
Sono trascorsi due anni e mi ritrovo fra le mani "Mundus Numen", un album maturo e coerente con la linea musicale e filosofico - ritualistica della quale il gruppo si fa portatore, le influenze non sono mutate, il drone ha lasciato però spazio a fasi tendenzialmente più affini a uno stile come il dark ambient e il nero ha subito una ripassata di nero.
Si passa da ambientazioni claustrofobiche ad altre spettrali, da sensazioni abissali a fughe emotive oscuramente silvestri, è un paesaggio contorto e ammaliante quello rappresentato in "Mundus Numen" e il poter ascoltare un flavour Black Sabbath/Saint Vitus combinato con l'irruenza del black marcescente, ortodosso e primordiale degli anni Novanta (per i nomi a voi scegliere i più calzanti, ce ne sarebbero parecchi da poter tirare in ballo), stavolta ben più presente e importante ai fini della riuscita del platter più che nel recente passato, catalizzato su di una espressione funerea, offre all'orecchio l'ascolto di capitoli interessanti e molto diversi tra loro.
L'opener "Extinguish Shapes: Innermediate" l'avrebbe potuta pubblicare una formazione di doom/stoner classico, un pizzico di atmosfera, un tocco di voce femminile e un concludersi acustico ed ecco che basta poco per dare quella marcia in più. È totalmente differente la successiva "Sea Of Light: Pleroma", cambiano le carte in tavola con una partenza sparata e feroce, è furia che si annerisce di fraseggio in fraseggio con i passaggi più esortanti ed evocativi che ne allentano l'incedere sprigionano odore di zolfo e il cantato di G.ST con un growl cavernicolare che sembra tirato fuori da un disco death/doom di due decadi fa rincara la dose. Insieme a "Extricate Spirits" rappresenta la punta massime di velocità, crudezza e malattia, non vi è scampo, solo una caccia senza fine. Proprio "Extricate Spirits: Amor" nel suo dinamico variare ritmico capace di intervallare cadenze pachidermiche e accelerazioni terremotanti sembra ricordarci che non vi è via d'uscita, la sezione centrale del brano fa riaffiorare una lieve percezione dronica che espande ulteriormente le emozioni negative, l'operato del basso è pulsante e guai a lasciarvi incantare dai cicli più lenti, il risveglio è lì dietro l'angolo e una volta colpiti si rimane sotto.
I tedeschi sono ancora più spietati, si sono incattiviti e gli atti che compongono "Observed By Spectres" denominati "Paranoia" e "Schizofrenia" non fanno che aumentare il peso, già di per sé devastante, facendo sì che il rimodellamento ossessivo presente nella prima parte venga nutrito dalla follia dronica e ambient della seconda.
La fine è vicina e con i tredici minuti di straziante agonia e resa incondizionata di "To The Bone: Mania" è giunta.
È una "legione" che stanno preparando, il loro compito è quello di riunire a sé anime asservite, prive di volontà da comandare e inviare in guerra, non è un caso che tracklist si divida idealmente in due fasi: la prima "Dissolving Content And Shape" (tracce 1-3) e la seconda "Controlling Content And Shape" (tracce 4-6) che coniugate alla citazione di Herman Hesse tratta da "Demian" "He who wants to be born must destroy the world" dovrebbe condurvi a un 1+1 non poi così complicato da interpretare.
Gli Essenz si confermano, sono una grande realtà che merita l'acquisto, quindi se non li conosceste proprio iniziate ascoltando il debutto "KVIITIIVZ - Beschwörung Des Unaussprechlichen", se invece aveste già avuto modo di apprezzare le doti di questi artisti, non fatevi assolutamente mancare una copia di "Mundus Numen", l'avanzata prosegue priva di battute d'arresto.

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