Informazioni
Gruppo: Christ Agony
Titolo: Darkside
Anno: 2012
Provenienza: Polonia
Etichetta: Total Metal Records
Contatti: facebook.com/ChristAgony
Autore: Mourning
Tracklist
1. The Triangle (Prayer, Sonet, Throne)
2. Heredity
3. Dark Beauty
4. Kingdom Of Abyss
5. My Spirit Seal (Dream Version)
6. Dark Poem
7. Dark Goddes
8. Darkside (Eternal, Beauteous Death)
9. The Key
10. My Spirit Seal (Blood Version)
DURATA: 40:00
I Christ Agony sono ciò che si può definire una creatura controversa, hanno più volte modificato il modo di esporre la loro musica producendo dischi veramente belli a inizio carriera ("Unholyunion", "Daemoonseth - Act II" e "Moonlight - Act III"), passando una fase di transizione tutt'altro che semplice che li ha visti virare anche in territori quasi gotici (con "Darkside", "Trilogy" e "Elysium"). Dopo il cambio di monicker in Union e il ritorno sui propri passi del leader Cezar che ha portato al come-back con il passabile "Condemnation" e l'ultimo "NocturN", influenzato da atmosfere doom, capirete quindi che i puristi non siano andati a nozze con molte scelte intraprese dai polacchi, e del resto coloro che amano prove più varie e non forzatamente fossilizzate nel solo panorama black non sono stati comunque del tutto soddisfatti da soluzioni spesso raffazzonate e poco convincenti.
Nel 2012 la Total Metal Records si fa carico di ristampare una delle pietre dello "scandalo", è il quarto capitolo "Darkside" partorito nel 1997 a ricevere nuova vita e veste grafica senza però aggiungere alcuna bonus track. Il disco mantiene la sua scaletta di dieci pezzi imbastarditi che permettono a varie correnti sonore e atmosferiche di confluire nel sound, noterete infatti la presenza di parecchie sfumature thrash e death, un'esposizione in alcuni casi affine al dark metal melancolico ("Heredity" n'è un caso palese con tanto di sezioni ritmiche dal vissuto tribale in aggiunta) sino all'apparire di una natura meccanica industrial danzereccia nei due episodi di "My Spirit Seal" ("Dream Version" e "Blood Version") che per alcuni potrebbero essere causa di disturbo.
Quello che lascia interdetti di "Darkside" è l'esser uscito dopo "Moonlight - Act III", quello che ha detta di molti è l'album dell'apice compositivo della band polacca, è spiazzante trovarsi all'orecchio una formazione che suona tutto ciò per la quale era nota. Anche i pezzi ancora intrisi di quel poco che resta dell'entità black sono asserviti a uno sviluppo che assomiglia a una collezione di "litanie romantiche" in salsa goth con tanto d'introspezione intellettuale rubacchiata qua e là.
Probabilmente chi non avesse ancora avuto modo di incrociare i Christ Agony, sbattendo il muso contro questo lavoro potrebbe rimanerne anche colpito, la musica in fin dei conti non è brutta ma è decisamente fuorviante con quel nome impresso sopra. Gli spunti sono anche piacevoli e l'ambientazione in molti casi quasi soffusa, interrotta da frangenti più ruvidi (canzoni energiche come "Kingdom Of Abyss", "Darkside (Eternal, Beauteous Death)" e "The Key") ma comunque non bastano a risvegliare l'ascolto dal torpore che si prolunga in maniera evidente a causa della volontà di battere terreni nei quali non si è del tutto a proprio agio.
Si trattava dell'era della transizione a quei tempi e la ricordiamo così anche oggi, questo "Darkside" rimane uno dei platter meno riusciti dei Christ Agony, diciamocelo onestamente da Cezar si è sempre preteso altro.
È una ristampa per collezionisti smaniosi di avere ogni tassello del puzzle Christ Agony, i restanti potranno saltarlo a pie' pari.