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lunedì 16 maggio 2011ALPTHRAUM - Eyes Of A MonumentInformazioni Gruppo: Alpthraum Anno: 2011 Etichetta: Autoprodotto Contatti: www.myspace.com/alpthraum Autore: Mourning Tracklist 1. Walk With No Eyes 2. Here Comes The Dark... 3. Architecture Of Plagues (The Crawling Chaos) 4. A Sporadic Memory 5. I Am The Monument 6. Inner Rain 7. Surreal Visions Of The Blind 8. Nihil Sanctum (The Claws Of God) 9. Beyond The Looking Glass 10. The Last Of The Heartbeats DURATA: 46:53 Il progetto canadese Alpthraum prende forma nel 2009 suonando black/ambient, il mastermind e unico membro effettivo Gustave G. vira successivamente sul symphonic metal dando alla luce il primo album "Eyes Of A Monument" avvalendosi del supporto di un paio di guest musician (Alex W., voce, Edwin Lasalle, batteria e Christopher L., basso) e di un'orchestra diretta da E.C. Stanley. Sia le composizioni che i testi sono stati curati dal solo Gustave che ha riportato in note una visione notturna, un sogno decadente in cui l'oscurità e l'obliarsi della speranza trasportano l'ascoltatore in uno spazio vuoto che espandendosi l'attanaglia, ingloba e poi elimina. Il suono a tratti fiabesco nel narrare l'esperienza onirica si nutre di sferzate heavy, di atmosfere che si addensano portando con sè epicità e un manto che varia dal grigio-perlaceo lasciante intravedere una sorta di ribellione a un fato che sembra delinearsi negativamente annerendosi sino a non permettere alla luce di filtrare. Gli Alpthraum vivono in un limbo, pezzi quali "Here Comes The Dark...", "Architecture Of Plagues (The Crawling Chaos)", "I Am Monument", "Nihil Sanctum (The Claws Of God)" e "Beyond The Looking Glass" mettono sul piatto parecchia carne al fuoco, certo è che la sezione riguardante il fattore ambientalistico è il piatto forte di "Eyes Of A Monument" che di per sè scorre bene pur non risultando mai "extreme" anche quando la situazione messa in atto lo richiederebbe. Alle volte le tracce sembrano smorzarsi improvvisamente e la voce carente di profondità e in alcuni momenti sin troppo sommessa nell'apparire acutizza questa sensazione, sta quindi ai synth e all'orchestrale elevare le sorti di un album ricco di buoni spunti, possedente un riffing discreto ma che deve ancora centrare il modo migliore per dipingere di tonalità scure il proprio corso. Il viaggiare a metà fra la colonna sonora da film dark e l'offrire emozioni di stampo gotico in cui il declino è compagno d'avventura forniscono una rappresentazione noir suggestiva del sogno di Gustave. Ci troviamo dinanzi a un debutto, "Eyes Of The Monument" ha le capacità per acchiappare una seppur ristretta cerchia d'appassionati del sinfonismo e della ricerca atmosferica tirandoli a sè, sono loro che per primi dovrebbero dare una possibilità a un lavoro simile. |
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