lunedì 9 maggio 2011

THE AXIS OF PERDITION - Tenements (Of The Anointed Flesh)


Informazioni
Gruppo: The Axis Of Perdition
Anno: 2011
Etichetta: Code666
Contatti: http://theaxisofperdition.com - www.myspace.com/theaxisofperdition
Autore: Akh.

Tracklist
1. The Sleeper
2. Unveiled
3. Unbound
4. Sigils and Portents
5. The Flesh Spiral
6. Dark Red Other
7. The Changer
8. Disintegration
9. Ordained
10. Awakenings

DURATA: 01:00:26

Dopo due anni dallo spiazzante e concettuale "Urfe", tornano gli inglesi The Axis Of Perdition con la conclusiva parte della traumatica storia, il cui nome è: "Tenements (Of The Anointed Flesh)".
Se avete amato questo nome per la totale schizofrenia ed imprevedibilita' del suo riffing, per le sue alienazioni e per il sapore tremendo di ruggine e degrado che si manifestavano in forma musicale, posso tranquillamente dirvi che gli Axis Of Perdition sono tornati fra noi!

Certo i nostri non si dimenticano la lezione impartita con il precedente lavoro (vedasi l'introduttiva "The Sleeper"), in cui le ambientazioni Dark a base di tessuti campionati e linee sintetiche spadroneggiavano sulla voce narrante, solamente che qua le dette situazioni si votano allo sfondo, si limitano al drappeggio, lasciando libere di intorcigliarsi fra loro le deliranti e acide chitarre, su cui il ritorno di uno scream malsano si immerge per far riaffiorare squarci atonici per patologie mentali senza controllo, oppure panoramiche allucinate ad alto tasso mescalinico.

Se amate i TAOP gioirete di cio' che hanno realizzato, i ritmi tornano a essere piu' sparati (anche se va detto che non sono certamente ai livelli del loro esordio), la cosa che si aggiunge, è la maestria nel sapere miscelare cio' che fino ad adesso hanno saputo registrare nei precedenti capitoli, in vero con una produzione piu' chiara e meno cupa (pare di essere usciti da quel putrescente ospedale abbandonato), forse meno roboante per certi aspetti, ma che vitalizza l'isteria delle composizioni e degli arrangiamenti effettuati e pezzi come "Unbound" o "Disintegration" ne sono la prova evidente e lampante.
I ritmi selvaggi e sincopati vi avvolgeranno per la totalita' del lavoro, in un tessuto visionario, traumatico ed angosciante, l'assenza di confini prestabiliti sara' il limbo dove perdervi come nel caso di "The Flesh Spiral" o nella piu' meditata "The Changer"; anche la seguibile e per certi versi "Rock oriented" "Ordained" in cui linee dark metal fuoriescono in maniera inedita per questo progetto, ma in cui anche la melanconia melodica pare il velo di una fine oramai scritta, la cui unica immagine che mi viene in mente è l'insopportabile peso di un muro senza vie d'uscita dove al suo interno puo' rimbombare esclusivamente la propria paranoia.

Un ritorno piu' che gradito, che apre nuove vie d'esplorazione per il combo di Albione, quindi dedicato agli amanti di sonorita' Avantgarde o Post BM o per chiunque abbia a cuore la patologia musicale che questi folli sanno ricreare, è sicuramente un titolo da aggiungere alla lista della spesa...
...certo prima di tornarvene allegramente alle vostre tormentate psicopatie.

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