lunedì 30 maggio 2011

STENY LDA - Steny Lda

Informazioni
Gruppo: Steny Lda
Anno: 2010
Etichetta: Slow Burn
Contatti: www.myspace.com/stenyldamusic
Autore: Mourning

Tracklist
1. 1-0-2
2. O-M-G
3. 7-4-0
4. 0-5-7
5. H-M-T
6. S-M-D
7. C-O-W
8. 1-0

DURATA: 36:31

Gli Steny Lda ("muro di ghiaccio" in russo) sono uno degli ultimi prodotti finiti sotto l'ala della Slow Burn Records, la filiale post/psichedelica della Solitude Productions.
Il primo album intitolato omonimamente ci presenta una formazione che ha le idee ben chiare sul come giostrare musica che si divide fra una natura dolce adatta alla compagnia e un'altra decisamente più profonda fornita di solchi di derivazione post/core sludge.
Le tracce non sono molto lunghe ma ben articolate, le sezioni strumentali hanno il sopravvento tanto da ridurre la presenza vocale ai minimi sindacali, è la giostra a cui prendono parte l'umore variabile e le dense atmosfere ricreate a gestire i movimenti più o meno granitici.
Il riffato innalza dei discreti muri sonori, alternandoli a fraseggi giocosi o malinconici in cui l'acustica ha piena possibilità di esprimersi, le cadenze più aspre vengon fuori quando l'animo tendente a far galleggiae le influenze di formazioni come gli Isis e Pelican emergono in maniera dirompente, mentre una "0-5-7" si diversifica mettendo in risalto un lato tooliano d'ultima generazione, maggiormente riflessivo e avviluppato su se stesso.
In linea di massima "Steny Lda" è un album gradevole, maturo e che favorisce il fluire del tempo offrendo un gradevole intrattenimento, brani quali "O-M-G", "H-M-T", "C-O-W" e la già citata sono per il sottoscritto sotto tutti i punti di vista gli apici compositivi che i russi sinora sono stati abili a realizzare.
Sicuramente un disco che agli abituali acquirenti di platter affini risulterà piacevole all'ascolto, la produzione si comporta degnamente nei confronti della strumentazione tranne per la batteria che in alcuni frangenti fa davvero soffrire (il rullante è bruttarello da sentire), l'unico appunto vero e proprio lo rivolgo alla band chiedendo loro che senso abbia usare la voce in maniera così sporadica se quando mette becco è la cosa che si apprezza di meno in quanto a resa e innesto nelle composizioni, toglietela definitivamente e avrete risolto un piccolo problema.
Indovinata la scelta dell'artwork, il cielo velato, colmo di sfumature, le cime innevate sottostanti e quelle colorazioni grigio-verdi infondono un senso di quiete ma che sa di stasi solo apparente, potrebbe succedere qualsiasi cosa da un momento all'altro, tale concetto si sposa perfettamente con le dinamiche che gli Steny Lda hanno conferito al loro sound.

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