lunedì 23 maggio 2011

DESERT WIZARDS - Desert Wizards

Informazioni
Gruppo: Desert Wizards
Anno: 2011
Etichetta: Black Widow
Contatti: www.myspace.com/desertwizards
Autore: Mourning

Tracklist
1. Apocalipse Begins
2. Burn With Me
3. Funeral Smoke
4. The Lisergic Show
5. Serial Killer
6. Pulsar
7. Woman In White
8. Waiting For The Sun
9. Last Call To Saturn

DURATA: 52:38

I Desert Wizards sono una formazione romagnola nata nel 2007 per volere di musicisti appassionati della scena hardrock psichedelica anni Settanta, la line-up composta da Mambo (voce, basso, chitarra ritmica), Gito (chitarra ritmica, solistica, acustica e synth), Anna (organo, synth, piano, voce e cori) e Dallas (batteria), dopo aver prodotto un demo di cinque tracce nel 2008, pubblica questo debutto in forma autoprodotta, il deal stretto con la Black Widow Records permette poi loro di ridar vita al lavoro con una nuova veste grafica e una scaletta che si presenta diversa all'originale in quanto priva della traccia "Pilot The Dune".
E' una prestazione matura, atmosfericamente intrigante quella che i Desert Wizards espongono in nove tracce che racchiudono in sè la passionalità di act quali Led Zeppelin e Doors (l'organo li ricorda molto in più di un'occasione) affondando nel mood sognante di gente come i Black Sabbath di "Planet Caravan" invitandovi a partecipare a trip fantastici come odiernamente fanno band quali i Colour Haze e gli eleganti Hypnos69 figli legittimi come loro del resto ,di Pink Floyd e Hawkwind.
Solo questa premessa basterebbe a far venire l'acquolina in bocca a un ascoltatore legato a tali sonorità, il modus operandi utilizzato per modellare le canzoni fa sì che le luci siano per lo più soffuse, intime, un abbraccio caldo e avvolgente perpetuato per l'intera durata del platter che ci conduce attraverso un'esperienza sensoriale acutissima che annulla la percezione di spazio e tempo, il mood fluttuante asseconda i flussi più accesi (vedasi "Pulsar") alternatisi a movenze più rinfrescanti in stile brezza marina proiettando il mondo sin lì conosciuto e sicuro al di fuori del luogo dove si risiede.
La musica echeggia fissandovisi in testa e così facendo scorrere via via "Apocalipse Begins", "Funeral Smoke", "The Lisergic Show", "Woman In White" con la doppietta conclusiva formata da "Waiting For The Sun" (titolo che più doorsiano non poteva essere) e "Last Call To Saturn" si è giunti alla fine senza che ci sia preavviso alcuno, distrazione? Incanto? Probabilmente solo sensi assuefatti da una droga totalmente priva di effetti collaterali ma che una volta assorbita procura una dipendenza da cui è difficile sottrarsi, il sound psych può divenirlo, credetemi!
Accompagnati dal gioco di voci che si sovrappongono e presentano solitarie rinforzando il sentore melancolico (belle davvero le brevi apparizioni in cui Anna svolge tale compito) che s'intreccia alla natura delicatamente ribelle del disco state per rimetterlo ancora una volta su? Siete stati sedotti dal suono retrò interpretato con gusto e personalità dai Desert Wizards resisi autori di una splendida prova rock, "Desert Wizards" è una di quelle a cui il tasto "play" chiede pietà dopo l'innumerevole quantità di volte che è stato pigiato con violento piacere per ridarle vita e io sarò costretto a farlo soffrire ancora un po', è splendido.

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