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lunedì 23 maggio 2011RAVEN BLACK NIGHT - Choose The DarkInformazioni Gruppo: Raven Black Night Anno: 2005 Etichetta: Autoprodotto Contatti: www.myspace.com/ravenblacknight Autore: Mourning Tracklist 1. Morbid Gladiator 2. My Love Is Holy 3. Gothic Black 4. Nocturnal Birth 5. Swamped 6. If you Choose The Dark 7. Blood On My Wings 8. Morbid Soul 9. Guitar Solo 10. Princess Morticia 11. Ancient Mist DURATA: 57:17 I Raven Black Night sono quella che si può definire una perla sommersa, una di quelle che solo con una botta di culo o più semplicemente tramite la conoscenza di qualche amico dalla cultura enciclopedica riesci a far tua. La band australiana in cui milita Jim Petkoff dei The Loving Tongue è una creatura che fa degli anni Ottanta il proprio credo e formazioni quali Candlemass, Black Sabbath, Warlord, Mercyful Fate, Savage Grace, Liege Lord e chiunque altro vi venga in mente inerente ai filoni sonori rappresentati (doom ed heavy/speed/epic), e che si possa ritenere fondamentale per la storia del metal, potrebbero trovare una loro piccola rappresentanza nel sound che eregge le mura musicali di "Choose The Dark". E' un album possente, vario, la tracklist contenente undici brani ne alterna in un paio di casi uno dalla durata nella norma, vedasi l'opener "Morbid Gladiator" teatrale, fascinosa, con un altro in cui i Mercyful Fate e una certa atmosfera vocale che rimanda in parte alle tonalità narranti di Harry "The Tyrant" Conklin la fanno da padrone come "My Love Is Holy". La stessa tipologia d'accoppiata viene ripetuta successivamente nell'occasione in cui il nostro orecchio s'imbatte dapprima in "If You Choose The Dark", magari non aggressiva e ammantata di nero nella stessa dimensione delle citate poc'anzi ma fornita di un refrain che si stampa chiaramente in testa già dopo il primo passaggio nel lettore, e successivamente nella poderosa mole che da forma a "Blood On My Wings", un carroarmato epico che attanaglia, imbriglia utilizzando il fascino della natura doomica di cui è portatrice. Se questi sono gli episodi che più attirano, difficilmente passano inosservate "Gothic Black" per il suo registro vocale che si estrania dal resto del platter per la presenza del growl costante e massiccio, stranamente devo dire più che calzante, e "Nocturnal Birth" figlia illegittima della storica "Planet Caravan" per atmosfera e mood seventies affidando il compito di condurre sul viale del tramonto l'album è poi affidato a canzoni di pregio che rincarano quanto di buono già udito, "Morbid Soul" e soprattuto "Ancient Mist". "Choose The Dark" fu colpevolmente poco considerato all'epoca e ancor oggi è altrettanto poco chiamato in causa, eppure quest'autoproduzione dei Raven Black Night è per il sottoscritto una delle release più interessanti del panorama doom/heavy, gli amanti del genere farebbero bene a ricercarla e farla propria, meritano e tanto. |
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