Informazioni
Gruppo: Straight On Target
Anno: 2011
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/straightontarget
Autore: Advent
Tracklist:
1. Intro: One Among The Ineptitude
2. He Spreads Hypocrisy
3. A Sadistic Painter
4. Addictionhated
5. Aborted Insignificance
DURATA: 16:45
Volete un suono pieno, dove ogni canale sia saturo, dalla produzione esagerata e iperpompata? Alla maniera di White Chapel e Carnifex per intenderci. Straight On Target è il nome della band che fa per voi. Voce roca e alta che passa dal particolare exhale deathcore allo scream più graffiante, riff semplici ma duri come macigni che però fanno sparire un basso e una batteria alle quali bisognerebbe lasciare un po’ di spazio. "Aborted Insignificance" è la traccia più valida dell’intero platter insieme a "He Spread Hyprocrisy", i riff vorticosi e veloci non fanno mai scendere l’attenzione dell’ascoltatore, soprattutto la voce raggiunge picchi molto goderecci, quando il ritmo diventa più sostenuto viene davvero voglia di pogare, la tecnica e immediatezza hardcore sono ben coniugate nonostante ancora si senta che i ragazzi hanno ancora bisogno di molta pratica per arrivare alla validità di poche band della scena come gli All Shall Perish. La voglia però è molta, "He Spread Hyprocrisy" vale tutto l’Ep, promette molto nel mostrare ottime potenzialità che purtroppo vengono un po’ bruciate nel resto della durata della release. I passi falsi si avvertono soprattutto nei break down, punto di forza ma anche il più fragile di una band deathcore, il rallentamento di "A Sadistic Painter" ad esempio annoia perché poco energico, piatto c’è da migliorarsi in questo. In compenso c’è molta originalità tra le tracce, in "Addictionhated" il livello di potenza sonora viene innalzato al massimo, in "Aborted Insignificance" si può vedere una maturità nel song-writing sicuramente da incentivare ulteriormente. Si tratta soprattutto di un’uscita che fa della violenza sonora, incazzatissima e un po’ ingenua il proprio cavallo di battaglia, questa aggressività verrà percepita come fine a se stessa solo nei pezzi meno riusciti ma chi cerca nella musica una valvola di sfogo dallo stress quotidiano avrà pane duro per i propri denti. Non fatevi ingannare dal titolo, Mediocritas è un Ep di una spanna al di sopra delle ultime e banali uscite –core italiane, basta che i ragazzi dedichino ancora un po’ di lavoro alla rifinitura di alcuni pezzi, e alla scrittura di nuovi, per avere un gruppo che è arrivato “dritto all’obiettivo” di proporre un deathcore con le palle esagonali.Ennesima nota: in sede live la pressione sonora non può essere che diversa da quella prodotta nel disco, soprattutto la voce rischia di andare in conflitto con il sound degli strumenti, meglio avere uno stile personale, anche più ingenuo, che uno canonico ma troppo forzato.
