lunedì 16 maggio 2011

KALEVALA - Musicanti Di Brema

Informazioni
Gruppo: Kalevala
Anno: 2011
Etichetta: Moonlight Records
Contatti: www.myspace.com/kalevalafolkmetal
Autore: Mourning

Tracklist
1. Time Bandits
2. Building A Cromlech
3. Ride ‘Em Cowbell
4. Living Drome
5. Ballo In Fa Diesis Min (Angelo Branduardi cover)
6. Bouchons De Liege
7. Weila Waila (Irish Traditional)
8. Necropolitan
9. Rigmarole
10. Ten Ton Butterfly
11. Albumin Vampire
12. Musicanti Di Brema

DURATA: 45:00

Kalevala, il nome porterebbe a pensare all'ennesima realtà folk giocherellona che arriva dalla terra dei mille laghi, (il "Kalevala" è il poema epico finnico per eccellenza), beh, andreste totalmente fuori strada.
I ragazzi sono italiani, hanno all'attivo un solo live album e un debutto a me sconosciuti, è con "Musicanti Di Brema" infatti che ho incrociato la loro musica, un folk/hard rock con lievi accenni metal, due le formazioni che mi son venute in mente ascoltando questo piacevole e inaspettato lavoro, i mitici e sempiterni Jethro Tull di Ian Anderson e gli Skyclad.
Il sound è imbastardito vivacemente dall'uso di strumenti tradizionali come flauto, fisarmonica o le percussioni cowbell, quest'ultime caratterizzano "Ride 'Em Cowbell", uno dei brani fra i più interessanti insieme a "Living Drome" che con la sua ritmica infarcita di tempi dispari aggiunge un tocco di progressivo a un platter che si tinge di classico nella rievocazione di una storica canzone del menestrello Angelo Branduardi, "Ballo In Fa Diesis Min".
"Weila Weila" ci fa sognare i verdi prati d'Irlanda mentre l'approccio diviene raffinato e suadente in stile chansonnier in "Bouchons De Liege" nella quale la fisarmonica si ritaglia un ampio e partecipativo spazio.
Scorrono con disinvoltura e privi d'intoppi i pezzi di "Muscanti Di Brema", fra un viaggio a ritroso nel tempo, un racconto e uno sguardo al cielo l'ascolto di "Time Bandits", "Necropolitan", "Rigmarole" si rivela essere una compagnia che ha acquisito valore e mi ha conquistato a ogni giro nello stereo focalizzando sul disco il mio totale interesse, allontandandomi mentalmente da ciò che mi circondava.
Il flavour seventies riscontrabile a più riprese ha giocato anch'esso a suo favore.
Un progetto distante anni luce dalla scena musicale odierna fossilizzata, forse troppo, sul concetto di "presente" e "ottica futura", che spesso sperimenta senza ottenere nulla di realmente innovativo, i Kalevala ripescando dal passato con una buonissima prova strumentale e un cantante, Simone Casula, veramente bravo, vi offrono la possibilità di fuggire dal nostro tempo rifugiandovi dovunque vogliate, l'unica cosa che vi chiedono in cambio è un po' del vostro tempo da dedicare alla loro musica, ne vale la pena!

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