domenica 15 maggio 2011

ASTERION - Zerzura


Informazioni
Gruppo: Asterion
Anno: 2010
Etichetta: Australis Records
Contatti: www.myspace.com/asterionchile
Autore: Mourning

Tracklist
1. Intro
2. Moonlies
3. Dust Of Oblivion
4. Conspiracy Based On Silence
5. Iblis
6. Zerzura
7. Nailing Nightmares
8. Between Your Walls
9. Quicksands

DURATA: 40:00

Il Cile continua a sorprendermi, la brutalità la tengo sempre in conto quando si parla di lavori sud-americani, le melodie progressive anche (e i Delta loro connazionali con l'ultimo "Deny Humanity" hanno confermato il mio già positivo pensiero in tale ambito), però che una formazione proveniente da lì potesse suonare come un misto di Opeth e Orphaned Land in effetti mi mancava come cosa.
Gli Asterion sono un quartetto composto da Mauricio Silva (chitarra), David Voci Capdepont (voce e chitarra), Cristian Guerra (basso) e Gonçalo Ubilla (batteria) giunto al secondo atto con "Zerzura", non sono a conoscenza di come suoni l'album di debutto "Nihil Perpetuum" (provvederò in tal senso) ma vi posso assicurare che quest'ultimo lavoro è alquanto interessante.
Un platter raffinato, compositivamente ricco ed equilibrato nel porgere l'altra guancia come nel mostrare la parte più rude, vi sono parecchie figure che si "contrastano" piacevolmente iniziando dall'esecuzione dietro al microfono di David severa e profonda nel growl, suadente, delicata e quasi narrante nei momenti clean.
Stesso discorso va fatto per il riffing duro e minaccioso quando serra i ranghi, ampio ed elegante negli attimi in cui le movenze orientali fuoriescono facendosi frequentemente supportare da un pregevole uso dell'acustica e nel momento in cui ricama assoli che assecondano il mood del pezzo, vedasi quelli di "Moonlies" (acustico) e "Nailing Nightmares" (distorto) profondamente diversi e perfettamente incanalati all'interno del flusso sonoro in cui risiedono.
In "Dust Of Oblivion" concentrano tali peculiarità aumentando la profondità e lo spessore del brano con una pregevole compagnia offerta dai synth, le apparizioni dello strumento enfatizzano ulteriormente l'atmosfera sognante per lo più dipinta con colori scuri; "Conspiracy Based On Silence" si nutre anch'essa dell'utilizzo del piano e di note dolciastre, è un cielo che combatte fra l'esser costellato di luci intriganti o celato all'occhio umano dalle prese di posizioni più ferree del sound.
Inutile dirvi che le influenze degli act citati in testa vengano palesate in più circostanze, l'incipit di "Iblis" sembra uscito né più, né meno da un disco di Akerfeldt e soci (non solo quello eh), spettacolare il drumming di Gonçalo in questo pezzo che dal terzo minuto e mezzo in poi si esibisce in passaggi e cambi di tempo veramente fantastici.
Con alcune soluzioni di "Zerzura" si tirano in ballo i Nile, non è comunque la sola che nell'intarsio ricorda le egizie rievocazioni del gruppo statunitense, la canzone è uno strumentale che sfocerà nella successiva "Nailing Nightmares", pezzo fra i più rigidi e pesanti dell'album.
I tappeti di synth diventano quasi una costante servendoci su un piatto d'argento l'ennesimo episodio di buona levatura seguito da due brani, "Beetween Your Walls" e "Quicksands", che portano a conclusione il platter senza aggiungere nulla di nuovo a ciò di cui ci siamo già cibati con le precedenti esecuzioni.
"Zerzura" è stato prodotto con grande cura, il risultato finale vede la strumentazione chiaramente identificabile e con dei volumi corretti che evitano impastamenti o soppressioni varie, gli Asterion possono quindi ritenersi soddisfatti di una prova simile.
Ci troviamo davanti a un disco che di sicuro non inventa nè in questo momento può anche solo pensare d'aver inventato qualcosa, è però un album ben confezionato sotto tutti gli aspetti, se si riesce ad ascoltare un "Watershed" deludente e nel vostro stereo "The Never Ending Way Of ORwarriOR" si è praticamente liquefatto per colpa dell'elevato numero di passaggi a cui è stato sottoposto, non vedo proprio il motivo per cui "Zerzura" non debba entrare a far parte dei vostri ascolti, ve lo consiglio vivamente.

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