lunedì 16 maggio 2011

KLOOTZAK - Bloodlust


Informazioni
Gruppo: Klootzak
Anno: 2011
Etichetta: Armée De La Mort Records
Contatti: www.myspace.com/klootzakheavy
Autore: Mourning

Tracklist
1. Seed Of Wrath
2. Hell Vs Heaven
3. Into The Arena
4. The Plotters
5. Blasphemy
6. Blood Of My Olders
7. Way To Battle
8. Mordor
9. Bloodlust

DURATA: 42:35

Sono passati undici anni da quando sono nati, hanno rilasciato un demo nel 2005 e l'ep "Huan" nel 2008, è giusto che adesso cambino passo di marcia, ecco quindi che il 2011 ci regala il debutto anche per i Klootzak.
La band francese propone un heavy/thrash metal alquanto interessante, a dir il vero la musica soffre un'alta concentrazione di sonorità anni Novanta che portano alla mente gente come Heathen, Forbidden, Overkill, Metal Church, Running Wild, Iron Maiden e Iced Earth, vi sembrano troppi? Sicuramente sì, se da un lato ciò porterebbe a pensare a un album da "copia e incolla" dall'altro per fortuna abbiamo una formazione che sa quello che fa e riesce a far diventare questa pecca un vantaggio nel senso che, pur risultando cosa evidente, i pezzi suonano talmente bene all'orecchio che il "chissene" scappa tranquillamente.
La prestazione si rivela estremamente divertente sin dalle note d'apertura, l'approccio in mid tempo di "Seed Of Wrath" fa presente che melodia e una dovuta dose d'impatto sono le componenti portanti del platter, il buon gusto chitarristico è il padrone nella successiva "Hell Vs Heaven", discreti i toni scuri che impattano l'orecchio internamente all'irruenza di "Blasphemy" e "Way To Battle" che nella furia infila una discreta serie di cori e una vena epica intrigante. Questi sono gli episodi di "Bloodlust" che ritengo più interessanti contorniati da una schiera di canzoni "soldato" comunque valida e che eleva l'album in toto a un lavoro che va ben oltre le prestazioni valutabili con l'uso della più canonica delle sufficienze.
Molto positivo per interpretazione e approccio stilistico il cantante Damien la cui dedizione a certi nomi storici è palesata da alcune prese di posizione vocali nette, Dickinson ma soprattutto Matthew Barlow sono tirati in causa costantemente, è comunque praticamente perfetto per il sound che i Klootzak propongono.
Quando penso alla frase "nulla di nuovo" in alcuni casi mi viene tristezza, in altri come questo nello specifico mi giunge una certezza, la certezza che c'è gente che pur non inventando niente possiede le capacità e le doti adatte per produrre e far ascoltare della buonissima musica.
Se poi il cosiddetto nuovo che avanza è rappresentato da immonde band quali Trivium e Bullet For My Valentine, non ho neanche da pensarci su mezzo secondo, un disco come "Bloodlust" vale sicuramente di più delle intere discografie di questi tamarri pseduo catchy-thrasher della domenica messe insieme.
Per gli amanti della vecchia scuola metal i Klootzak saranno una gradita sorpresa, godeteveli.

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