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lunedì 2 maggio 2011BLOODSTAINED - Greetings From HellInformazioni Gruppo: Bloodstained Anno: 2004 Etichetta: Cult Metal Classic Contatti: www.sonicagerecords.com Autore: Mourning Tracklist 1. Smash Your Heads 2. Die by My Sword 3. Prisoners Of Time 4. Burn The Sky 5. Bloodstain 6. Greetings From Hell 7. Sacrifice 8. Related To Danger 9. The Fugitive 10. Son Of The Damned DURATA: 45:21 Chissà come mai troppe realtà dopo un buon primo album si fermano, il problema vero è: ripartiranno mai? E' il caso anche dei Bloodstained, la formazione ellenica nel 2004 rilasciò un buon debutto, "Greetings From Hell", un esempio di power metal classico che attinge dal panorama Usa con i Jag Panzer come influenza principale con qualche frangente che tira in causa anche l'heavy di stampo british. Ovviamente non è nulla di nuovo ma parlando del 2004, periodo in cui l'ondata metalcore et similia si stava per abbattere al pari di di un flagello sul metal, dischi semplici, rigorosamente tributanti al passato erano (e sono) sotto alcuni punti di vista manna dal cielo. I pezzi sono robusti, massicci e la voce del cantante Theodoros Gourlomatis calza perfettamente su di essi pagando il dazio di una forte derivazione dall'approccio di Harry "The Tyrant "Conklin, singer proprio dei Panzer, mettendo però evidentemente in chiaro come di esser originali alla band interessasse veramente poco. Ascoltare brani come l'accoppiata "Die By My Sword" e "Prisoners Of Time" orecchiabili, d'impatto e compositivamente ben composti, una più energica "Burn The Sky" (e qui il ricordo di "The Age Of Mastery" sale a galla prepotente), la più soft "Sacrifice" e via discorrendo una dietro l'altra, il resto che ne seguono la scia senza distaccarsi poi più di tanto, è sensazione piacevole per un'amante di tali sonorità. Quando si ha un discreto riffing, un uomo dietro al microfono che svolge il compito assegnatogli non perfettamente ma almeno in modo emotivamente calzante, si possiede una base ritmica che funziona e assoli inseriti al momento giusto con quel tocco melodico che attira, cosa può rovinare un disco simile? La produzione. Purtroppo chi ha operato dietro il mixer ha fatto delle scelte che personalmente ritengo poco accurate, ok la visione del metal anni Ottanta e mi piace quando il sound è fortemente incline al retrò ma è spoglia, sin troppo secca. Sono passati sette anni, dei Bloodstained non vi sono notizie, "Greetings From Hell" è quindi rimasto ancora solitario nella discografia di una band dalle discrete potenzialità, date loro una chance e magari un giorno avremo la possibilità di avere fra le mani un successore, è pur sempre tempo di reunion quindi chi vivrà, vedrà! |
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