martedì 1 dicembre 2009

ATROCIOUS DEPRESSION - Gonark’s Lair


Informazioni
Gruppo: Atrocious Depression
Anno: 2009
Etichetta: DarkEyes S. P.
Autore: 7.5-M

Tracklist:
1. Black Tears
2. Dark Brotherhood
3. The Ancient Ice Give You the Death
4. The Evil Shadow Has Banished
5. The Fog Is Always Cold
6. The Gate of Nothingness
7. Time For Revenge
8. We Build Life Alone

E’ vero. Lo ammetto, è colpa mia in fondo. Non posso fare a meno di guardare questo lavoro degli Atrocious Depression in parallelo alla mia esperienza. Sì, perchè ascoltando questo “Gonark’s Liar” mi è tornato subito alla mente l’inizio della mia esperienza musicale, quando prendevo per le mani la mia prima chitarra elettrica, e mi improvvisavo strimpellatore (in senso buono, come guardando da vecchi un giovane inesperto che compie i suoi primi errori in totale buona fede, si sorride, a pensare che anche noi eravamo così). Ed è naturale per me valutare in maniera benevola questo lavoro, pur avendo dei limiti (i quali erano e sono anche i miei limiti).
Difficilmente riesco a capire l’atteggiamento con cui si cerca di aderire all’immagine-clichè del depressive, quando si potrebbe benissimo affrancarsene e creare qualcosa di molto più valido, più libero ed intenso. Purtroppo credo sia anche questo dovuto alla fase iniziale di sviluppo creativo in cui si trova “Atrocious Depression”. Spero che la scarsa mancanza di mezzi che caratterizza questo progetto, e che in sostanza ne ha forgiato il suono, rendendolo comunque in qualche modo personale, quando verrà meno, non comporterà un adattamento agli standard depressive. Sarebbe un vero peccato.
Partendo da queste considerazioni analizziamo “Gonark’s Liar”: sono rimasto positivamente stupito, dopo aver inserito il cd, dagli ottimi inserti ambient (poco sviluppati, è vero, ancora un po’ acerbi, ma pur sempre un punto di partenza, non un arrivo), molto evocativi nel loro minimalismo. Suoni avvolgenti e tondi, scuri. Voci inquietanti e campionate di donne. Insomma tutto un classico campionario ambient d’effetto. E fin quì ero più che soddisfatto, la pretesa di fare “desperate noise-drone” degli Atrocious Depression aveva attinenza, seppur parzialmente, tanto è facile calcare la mano con le etichettature di genere, con la musica proposta. Ed ecco la prima pecca: si fa avanti la chitarra. Un suono approssimativo, pessime registrazioni sistemate alla buona per avere una parvenza di ricercatezza, un suono piatto ed indistinto, che si perde nel marasma ambient soverchiandolo e togliedogli consistenza. Ed è tutto quì il problema, ma non è da poco. I riff sono arpeggi molto semplici (ancora ricordi dei miei primi esperimenti musicali), che sanno parecchio di già sentito (si potrebbe fare un parallelo con un certo Kanwulf di “Black Metal Ist Krieg”, ma comunque le attinenze sono limitate alla semplicità compositiva) e, complice la scarsa qualità della registrazione, sono di poca rilevanza, tranne in alcuni momenti sparsi, ma a macchie. Il punto è che Gonark basa tutti i pezzi su arpeggi e sfuriate stile old black piazzati in mezzo ai brani. Sì, è colpa mia, avrei preferito un cd ambient, dopo aver sentito gli interessanti e validi inserti atmosferici, e dopo aver assaggiato i fastidiosi passaggi di chitarra distorta. Inoltre la mancanza di percussioni e ritmiche si sente moltissimo, ed i riff, sempre una manciata e poco distinguibili, si perdono. Così come la struttura dei brani è inconsistente, e segue più che altro semplici schemi come: introduzione ambient, chitarra, stacco ambient e chitarra, finale ambient.
Insomma gli elementi sono pochi, in questo “Gonark’s Liar”, e sono pure poco valorizzati. Spero vivamente, e non è una possibilità così remota, che gli sviluppi siano più curati e più liberi da vincoli. Per ora questo “Gonark’s Liar” è un’opera ancora troppo piccola che non si regge bene sulle sue gambe.

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