lunedì 21 dicembre 2009

RAVENTALE - Mortal Aspirations



Informazioni
Gruppo: Raventale
Anno: 2009
Etichetta: BadMoodMan Music
Autore: Mourning

Tracklist:
1. The Fall Of The Mortal Aspirations
2. Cosmos Inside
3. My Birds Of Misfortune
4. A Fading Scent Of Cinnamon And Naked
5. Watching A Luna Becomes Thy Face
6. The Silhouette Of Despair
7. Escape To The Stars
8. Suicide As The Destined End
9. A Ravens Fade

DURATA: 52:32



I Raventale sono in realtà un solo project, l'unico membro Astaroth ha nel tempo modificato la natura della sua creatura nata come una sorta di depressive black act verso lidi black/doom.
"Mortal Aspirations" è il terzo capitolo, una virata netta che già dalle prime note scandite da "The Fall Of The Mortal Apirations" fa intravedere chiaramente il percorso intrapreso.
Se ancora vi è una forta presenza della matrice black il lato depressive è stato quasi totalmente obliato a discapito di una visuale doomica profonda, scura e dall'uso di atmosfere gotiche dense.
"My Birds Of Misfortune" è dotata di un bel riffone portante avvolgente e trova negli attimi di respiro accarezzati da scelte pastose una valida soluzione che non distoglie ne fa calare la tensione creata dai passaggi antecedenti.
"A Fading Scent Of Cinnamon And Naked" e "The Silhoutte Of Despair" mettono in mostra il miglioramento compositivo e sopratutto strumentale dal primo disco a oggi fatto da Astaroth, il riffing è pressante e costantemente avvolto da quell'emotività cupa che sembra ricoprire l'intero platter.
I brani strumentali posti a intermezzo formano dei prolungamenti che mantengono viva la connessione fra la traccia appena trascorsa con quella che verrà a seguito, un filo conduttore ben costruito, un solo continuo andare che trova il suo punto più funereo e triste in "Suicide As The Destined End".
Le liriche rappresentano e sono incentrate sulla natura, il suo corso cosa che non è variata dal suo primo lavoro, è invece cambiato l'idioma che dalla lingua madre ucraino e passato ad un inglese ben strutturato e raffinato.
E' un album di difficile catalogazione, è vero che il doom e il black sono le fonti principali ma le venature gotiche ed epiche offrono all'ascoltatore quella sinfonicità posta a valore aggiunto.
"Mortal Aspirations" è un gran disco, la maestria compositiva di Astaroth ha forse raggiunto i livelli più alti regalandoci un brillante nero che vi coinvolgerà, l'Inferno mostra il lato più malinconico/suadente e lo fa attraverso le sue mortali note.

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