sabato 5 dicembre 2009

FOUDRE NOIRE - The Dark Gods





Informazioni
Anno: 2008
Gruppo: Foudre Noire
Etichetta: Obscure Abhorrence
Autore: Cupra
Tracklist

1. The Dark Gods Pt. I
2. The Dark Gods Pt. II

DURATA : 38:02


I Foudre Noire nascono dalla mente di Hellseeker, meglio noto agli amanti del Black metal come Shatraug, fondatore degli Horna e fautore di numerosi progetti, insieme a Nox. “The Dark Gods”, primo lavoro del duo uscito per la sempre attenta Obscure Abhorrence, è composto da due lunghe tracce, una di sedici e l’altra di ventuno minuti circa.
Primo plauso va alla copertina, diversa dalle solite “estreme ed esplicite”, ma dotata di una sottile vena di angoscia che già prepara l’animo dell’ascoltatore a questo viaggio nelle più recondite dimensioni dell’universo. Se vi aspettate un sound alla Darkspace, o del Black Metal infarcito di inserti Ambient, sarete delusi. Sin dalle prime note di “The Dark Gods Pt. I”, il sound dei Foudre Noire è esplicito e dalle chiare intenzioni, senza per questo essere banale: riffs fortemente malinconici vengono improvvisamente sostituiti da movenze funeste e impetuose dannatamente coinvolgenti. Avvolte da un “gelo” quasi siderale, rese indefinite da una produzione vagamente “nebulosa”, le melodie di Shatraug godono nella seconda parte del brano, di una continua e angosciosa progressione, giocata su accordi dissonanti e ipnotici, dal retrogusto nefasto e carico di irreversibilità.
“The Dark Gods Pt. II” è stilisticamente molto più interessante della prima parte. Meno immediata e più oscura, inizia subito a riversare denso veleno nelle nostre orecchie con accordi taglienti avvolti da strisciante malvagità. Anche qua subentrano progressivamente momenti più atmosferici in cui l’aura di inquietudine si fa più palpabile e cupa. Il silenzio irrompe all’improvviso lasciando emergere mesti accordi acustici carichi di rassegnazione, tremolanti come il bagliore delle stelle che si perde nell’infinità dell’Universo. La presunta solitudine umana nel cosmo si rivela un’idiozia non appena si intensifica la presenza degli “Dei Oscuri”, coloro che reggono le trame della nostra esistenza, manipolandoci come burattini.
Nella parte conclusiva del brano, sorretta da un incedere “stanco”, appesantito dal fardello della nuova verità che opprime l’umanità intera, i Foudre Noire musicano l’arrivo dei nuovi sovrani sulla Terra insieme alla paura spasmodica degli esseri umani, impreparati alla sottomissione. Riffs serrati e vischiosi, sempre più pressanti, trascinano nelle loro nere raffiche ogni traccia di vita, ammantando tutto con una patina astrale e asettica.
I Foudre Noire superano la prova di debutto con un album particolare e sfaccettato che mostra già di avere una certa personalità del sound con ampi margini di miglioramento e innovazione. Sicuramente uno dei migliori progetti di Shatraug.

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