martedì 1 dicembre 2009

PLANAR EVIL - Mankind Way Of Life






Informazioni
Gruppo: Planar Evil
Anno: 2008
Etichetta: ITA Records
Autore: Mourning

Tracklist
1. Intro
2. Vengeance ‘ll Come
3. Run Away
4. Stabs in the Back
5. Master of Deceit
6. Insane
7. Intro
8. Land of Doom
9. In Front This Storm
10. Only Crimes
11. God Illusion
12. Welcome To Transylvania…To Rise Some Sun

DURATA : 48:43



Band molisana che pubblica il suo debut album “Mankind Way Of Life” nel 2008, un classico disco thrash di stampo old style che viene dato alla luce a cinque anni di distanza dalla demo “Land Of Doom”.
Dodici pezzi che sono stati composti nella maniera più godereccia e avvincente, si viene travolti in maniera repentina da un platter che sà di Exodus, Testament, richiami Nuclear Assault e chi più ne ha ne metta.
Una prova che vede la formazione in stato di grazia, i pezzi sono carichi, vengono via che è un piacere ed hanno quella giusta dose alcolica interna che ti mette in corpo la voglia di headbanging continuato.
“Vengeance’ll Come”, “”Run Away” e già dall’inizio si picchia puntando su un riffing ben studiato a tratti ruffiano nel rievocare i fasti delle band citate, solistica elettrizzante che varia dal solo pulito al frenetico noisy e batteria pestata.
Con “Stabs In The Back” si evidenziano rimandi ai Forbidden, un brano dinamico in cui il batterista è perfetto, si sente che vivono di pane e thrash.
Riff dopo riff si è avvolti da un’atmosfera che riporta in vita quelli che sono gli ann’importanti per il genere, una “Master Of Deceit” potrebbe essere inserita tranquillamente in un qualsiasi disco di quell’epoca, così come la successiva e ultrabirraiola “Insane”.
Traccia sette “Intro” e la marcia rallenta bruscamente solo per creare il pathos giusto che darà vita alla seconda parte del lavoro, altro non è che la rivisitazione della demo stessa a cui è stata data nuova vita.
Si riprende così il viaggio negli anni ottanta con “Land Of Doom” e “In Front This Storm”, sono però le due che seguono i brani che insieme a “Run Away” e “Master Of Deceit” considero i veri fiori all’occhiello, parlo di “Only Crimes” che con le sue parti più diluite e quel basso in evidenza (quel suono metallico di corda è fantastico) fa palpitare e che per certi versi riprende gli Anthrax e “God Illusion” più party core con un’anima molto Lilker & soci.
Conclude questo felice salto nel passato “Welcome To Transilvania” tratti più speedy e al contempo variegata, meno standard rispetto alle altre.
Vale la pena di ascoltare ed acquistare, se doveste incrociarli per la vostra strada in sede live non fateveli scappare, il divertimento e la buona musica
sono assicurati.

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