martedì 1 dicembre 2009

BREED OF SCORN - Zero Point Mantra


Informazioni
Gruppo: Breed Of Scorn
Anno: 2009
Etichetta: Self Released
Autore: Mourning

Tracklist
1. Days Are Numbered
2. Dialectic Of Destruction
3. L'Amour / La Mort
4. Zero Point Mantra
5. Used Girls (...On Their Dead Walk)
6. Sheep-Wolf-Chimera
7. Dead Bodies (…Seem Quite Pretty To Me)
8. D.D.D

DURATA : 30:22

Si fanno vivi quest’anno con il loro primo album i deathster tedeschi Breed Of Scorn anche se i membri che ne formano la line up sono attivi nell’underground della loro terra ormai da un bel po’.
Quello che i teutonici ci propongono è un semplice, violento e salutare death metal dal forte accento thrashy composto da ritmiche spaccaossa e tanta carica.
Un lotto comprendente otto brani che si snocciolano in maniera piacevole data la buona esecuzione e il piglio che trasmettono durante esse.
Difficilmente brani come “Dialectic Of Destruction”, la titletrack “Zero Point Mantra” o la fantastica (e a mio avviso hit del disco) “Sheep-Wolf-Chimera” (c’è una parte al suo interno che richiama i Metallica di “Ride The Lightning” sembra strano ma è azzeccatissima) non riusciranno a far breccia nei vostri animi dediti all’headbanging scatenandolo.
C’è poi un’accoppiata “Used Girls…” & “Dead Bodies” che non è da sottovalutare nel suo marciare impetuoso e determinato mostrano come la band sappia sfaccettarsi non limitandosi alle solite soluzioni, infatti il riffing è dinamico, prestante riesce a slanciare decisamente i pezzi che colpiscono come pugni in pieno viso.
La produzione a cura di V.Santura (chitarrista dei Dark Fortress e Triptykon) valorizza bene la proposta, il sound è pieno corposo, gli strumenti ben delineati anche se ogni tanto la batteria risulta un tantino troppo inglobata dalle chitarre (ma è realmente minimo dettaglio di disturbo).
La prestazione dei singoli è degna di nota soprattutto per quanto riguarda le costruzioni dei brani e la prova vocale mai statica e in continua evoluzione durante lo scorrimento d’essi, hanno sì qualche lieve difetto da limare, magari qualche passaggio poteva essere curato meglio o sviluppato in maniera diversa ma devo dire che hanno già una forma loro e questo per una band è realmente importante.
Prendendo spunto da queste basi, auguro loro di confermare quanto di buono fatto sinora con la seconda creatura full, per ora invito all’ascolto di “Zero Point Mantra” e buon scapocciamento a tutti.

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