martedì 1 dicembre 2009

CODE - Resplendent Grotesque


Informazioni
Gruppo: Code
Anno: 2009
Etichetta: Tabu Recordings
Autore: Akh

Tracklist
1. Smother The Crones
2. In The Privacy Of Your Own Bones
3. The Rattle Of Black Teeth
4. Possession Is The Medicine
5. Jesus Fever
6. I Hold Your Light
7. A Sutra Of Wounds
8. The Ascendent Grotesque

DURATA : 36:10

Incominciamo presentando questo gruppo, che potrei tranquillamente dire di “All Stars” in quanto presenti membri di DHG, Ved Buens Ende…, Manes, Seth, At The Gates (anche se in veste di Session), se da una parte questa tipologia di gruppi, non sempre mantiene fede alle premesse, devo chiaramente dire,che non è questo il caso.

Forti di un Vicotnik alias Viper, che ci ha da sempre affascinati con le sue melodie instabili e psichedeliche che fortemente hanno contraddistinto i suoi vari progetti, ed anche stavolta non ci delude, coadiuvato anche da una chitarra che a tratti si fa piu sobria e piena, dando il giusto equilibrio ai vari pezzi, anche Kvohst crea una prestazione vocale superlativa (e pensare che nutrivo serissimi dubbi, in quanto a mio avviso era riuscito a deturpare "Outcast Villain" dei DHG), che diventa addirittura una delle migliori di quest’anno, per versatilita ed espressivita’.

Non menzionero’ tutti i titoli in quanto, veramente tutti degni di troppe note di merito, percio’ sappiate che fra fraseggi in cui lo spirito dei mai troppo compianiti Ved Buens Ende la faranno da padrone (ascoltatevi “The Rattle Of Black Teeth”), si misceleranno ad arrangiamenti piu B.M., che a tratti diverranno ipnotici altri epici, in altri contesti dilatati e sognanti in altri rabbiosi; giusto per far capire la genialita’ e l’etereogeneita’ di questo lavoro sappiate che si puo’ passare da una “Possession Is The Medicine” un totale riferimento al B.M. old school di fine anni '80 a “A Sutra Of Wounds” che vi rapira’, con le sue dilatazioni ed esplosioni, in cui arrangiamenti al limite del prog e di una prestazione vocale spaventosa si interscambiano con assalti bilanciati di B.M.
Altro pezzo davvero degno di esser vissuto è “I Hold Your Light” in cui Arcturus ed A-ha riescono nell’incredibile possibilita di fondersi, con effetti magnifici.

Se avevo delle remore su questo gruppo,sono assolutamente scomparse, come l’ombra all’arrivo del buio, il salto di qualita che i Code hanno intrapreso è di quelli da acrobati ed io non posso che rimanere affascinato dalle evoluzioni di questa stupefacente creazione.

Sicuramente uno dei migliori album che quest’anno ci sapra’ elargire, acquisto piu che doveroso, oserei dire INDISPENSABILE.

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