venerdì 4 dicembre 2009

FISCHEL'S BEAST - Commencement





Informazioni
Gruppo: Fischel's Beast
Anno: 2009
Etichetta: Stormspell Records
Autore: Mourning

Tracklist
1. Commencement
2. Forbidden Territories
3. The Phoenix
4. One Man’s Cry
5. Fate of Kings
6. Where Am I

DURATA: 34:30



I Fischel’s Beast sono la creatura di Barry Fischel’s che mai arresosi alla fine sin troppo prematura dei Sentinel Beast torna alla ribalta ridando vita al materiale che venne composto per una seconda uscita (mai avvenuta ahimè) della band primorde.
Accompagnato in questa nuova avventura da Anthony Cross (voce), Eric Mauriello (basso) e Ed Klinger (batteria), ci regala un mini lavoro di sei tracce che riporta le lancette indietro di due decadi.
Dopo aver avuto la benedizione da parte degli ex compagni d’avventura Michael Spencer e Debbie Gunn (possedevano i diritti su alcuni brani per averne composto musica e liriche) e con l’aggiunta delle nuove liriche di Anthony Cross e la vena compositiva mai doma di Barry è nato sotto una buona stella questo “Commencement” punto di ripartenza per la carriera dello storico axeman.
Un concentrato di power/thrash nello stile più classico e pretenzioso che sa colpire a dovere riportando alla mente l’epoca in cui i primi Metallica, gli Slayer ancora in forma più heavy (”Show No Mercy”) le suonavano sonoramente a chiunque gli si ponesse davanti senza dimenticare quella vena power scura che solo il made in Usa riesce ad imprimire.
Il tutto esaltato dalla voce di Cross che calza a pennello sui pezzi con una vocalità che richiama a tratti David White (Heathen) e Matthew Barlow (Iced Earth) (ad alcuni sembrerà strano ma personalmente per come taglia certe note lo ricorda chiaramente).
Lasciarsi trasportare da una “The Phoenix”, “One Man’s Cry” o “Fate Of The Kings” risulta quasi naturale per chi ha un feeling con quegl’anni e li sente scorrere dentro se poi ci mette lo zampino anche quel piccolo genio di Chris Caffery (guest) con i suoi solos in “Forbidden Territories” e “Fate Of The Kings” il gioco è fatto.
Il livello tecnico è nettamente superiore ai tempi di “Depth Of Death”, i brani sono più lunghi (la durata media è sui sei minuti) e articolati non diventando però dispersivi anzi è proprio il piglio e l’efficacia diretta una delle doti che hanno da sempre contraddistinto l’animo musicale di Fischel.
Stavolta non ci sono pecche a diminuire il valore dell’operato, il complesso è stato curato nei suoi minimi dettagli, una produzione come si deve che rende giustizia agli strumentisti e un artwork che è in pieno stile Beast.
A quanto sembra la band è già al lavoro sui nuovi pezzi che costituiranno il full-lenght e se le direttive rimarranno queste ci sarà di che divertirsi, in loro attesa non resta che lasciarvi conquistare dall’ascolto di “Commencement”.

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