giovedì 3 dicembre 2009

MORBID ANGEL - Domination





Informazioni
Gruppo: Morbid Angel
Anno: 1995
Etichetta: Earache Records / Giant
Autore: Mourning

Tracklist
1. Dominate
2. Where The Slime Live
3. Eyes To See, Ears To Hear
4. Melting
5. Nothing But Fear
6. Dawn Of The Angry
7. This Means War
8. Caesar’s Palace
9. Dreaming
10. Inquisition (Burn With Me)
11. Hatework

DURATA : 44:43



Parlare dei Morbid Angel è un’impresa più che ardua, poichè si tratta di una band fondamentale per il death metal.
L’album in questione è sicuramente quello “di svolta”, soprattutto grazie all’opera dei due chitarristi, perchè oltre allo Storico Trey si aggiunge quell’Eric Rutan (si erano da poco sciolti i Ripping Corpse in maniera definitiva) che darà quel qualcosa in più alla band.
Se infatti sino a Covenant i Morbid Angel erano una perfetta macchina old style, Domination per l’epoca si presenta come un disco fresco, con un suono perfetto ed un trigger di batteria devastante. L’opener Dominate è un assalto frontale, dove il classico riffing del gruppo diventa base portante per la prova vocale di Vincent che richiama i dischi precedenti, nulla più di quanto già non si conoscesse.
Già da Where The Slime Live però la storia cambia, cosi come la struttura dei pezzi che diventa più articolata e ricca di stacchi.
Un Trey ispiratissimo ed un uso degli armonici stoppati rendono ancor più particolare questo pezzo lento e cadenzato, dove la batteria di Sandoval si limita al mestiere puro senza inventare nulla. Certo l’assolo di Trey è uno dei più belli dell’intero metal e Rutan supporta benissimo le ritmiche; mai coppia di chitarristi fu più azzeccata. Eyes To See, Ears To Hear e si torna a pestare: un pezzo veloce, compatto, nel loro classico stile dove il growl, di contrapposizione alla voce già effettata di Dave, particolareggia il chorus. Tutto è azzeccato, e quando ci si aspetta l’ennesima bordata, ecco che ci si pone dinanzi Meltingil primo dei due brani strumentali: un minuto e venti di accompagnamento leggero, tetro e bisbigliante che conduce diritto dentro la bocca infernale della triade Nothing But Fear, Dawn Of The Angry, This Means War.
La malignità dei Morbid non sta nella velocità esagerata dell’esecuzione, ma nelle note macabre che riescono a metter insieme; in questo terzetto infatti Pete ci mette del suo accellerando parecchio, ma non dimenticando mai il suo classico mid tempo e le parti lente che sono marchio di fabbrica del gruppo.
Si arriva cosi all’osannata Caesar Palace: decadente, ampia e profonda come un abisso senza fondo e con un lavoro costantemente rude delle due chitarre che si alternano in brevi soli.
Dreaming è il secondo strumentale che allggerisce i ritmi e fa in un certo senso da intro a Inquisition (Burn With Me), canzone ritmicamente perfetta, ma che non va oltre questo; il punto debole del disco, se così si può definire.
La successiva e conclusiva Hatework rende invece perfettamente l’idea di quello che il titolo propone. Un lacerante, nero e sporco lavoro, dove il growl diventa profondo e allunga le note come ad inseguire un’anima dannata, accompagnato dalla leggiadria delle brevi incursioni melodiche delle chitarre che per il resto tengono una ritmica scarna e decisa. L’odio fa il suo mestiere.
Il disco nel complesso è un’ottima prova, riascoltandolo ad anni di distanza meglio si comprende l’essenza dei veri Morbid Angel: il lavoro di produzione è perfetto, gli effetti alla voce di Dave, il trigger non tartassante di Pete e la solistica di due capiscuola della chitarra come Trey ed Eric non potevano che partorire una gemma del genere.
Pur non intaccando il primato dei primi due lavori, credo che questo sia il vertice massimo della band a livello compositivo, dove la bravura tecnica,lo spirito death metal e la produzione in studio si sono incontrate alla perfezione chiudendo il cerchio.
Il must have della svolta sonora in casa Morbid Angel!!!

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