mercoledì 2 dicembre 2009

RAPED GOD666 - The Exekutioner





Informazioni
Gruppo: Raped God666
Anno: 2008
Etichetta: Iron Bonehead Production
Autore: G.B.Morbosus

Tracklist
1. Devilish Agressor
2. Massive Destruction Attack
3. Death in Vain
4. The Executioner
5. The Eyes of Hate
6. The Hellbeast
7. Metal, Muerte, Destrucción
8. Diabolic Genocides
9. Dream of Death

DURATA : 33:15



Recensire questo lavoro, è un vero piacere per le mie orecchie, come al solito il Messico sa come non deludermi. Ma intanto partiamo con due nozioni di storia su questi Raped God666. La band nasce nel 2000, come side project dei membri di vari gruppi messicani, fra cui Rapture e Cenotaph, per divertirsi insieme suonando un malvagissimo e blasfemo thrash d’assalto. Con questo “The Exekutioner” arrivano al traguardo del terzo full, ma purtroppo i lavori precedenti non li posseggo.
Addentriamoci nell’album, intanto. Appena messo sulla piastra del giradischi, il disco non si fa aspettare e parte subito con una bastonata sul naso. La opener “Devilish Aggressor” infatti non si fa pregare per darvi la prima delle tante mazzate di cui è composto questo album. I riff si susseguono uno piu cattivo dell’altro, la batteria fa il suo lavoro egregiamente, e la voce è perfetta, graffiante e ringhiosa proprio com’è deve essere in album thrash con le palle cubiche. Con la seconda “Massive Destruction Attack” c’è poco da dire, il titolo rappresenta perfettamente quello che è la canzone. Andiamo avanti con la terza traccia, “Death In Vain” per quanto mi riguarda è una delle migliori del lotto. I ragazzi Attaccano davvero con ferocia senza pari, scaricandoci addosso raffiche su raffiche di puro thrash, di quello vecchia scuola e la title track “The Exekutioner” ne è piu che valido esempio. Il lato A va verso la conclusione con l’intro di batteria di “The Eyes Of Hate”, un altro pezzo ferocissimo che farebbe impallidere gente come Slayer e Kreator con la sua ferocia.
Posso garantirvelo, l’unico momento di respiro che potrete avere in questo album sarà quando girerete il vinile dal lato A al lato B. Quei pochi secondi in cui toglierete la puntina dal disco per capovolgerlo cercate di goderveli.. Perchè poi si ricomincia subito. Il lato B apre con un mid tempos davvero sulfureo, e d’altronde il titolo “Hellbeast” è piu che azzeccato, e ci porta ad un altro pezzo saliente dell’album. Un vero e proprio inno thrash, con un titolo che la dice lunga sulle intenzioni bellicose della band: “Metal, Muerte, Destrucción” che inizia con un mid tempos aggressivo, per poi sfociare nel classico tupatupa che tanto mi fa godere. Forse il pezzo migliore dell’intero album per quanto mi riguarda. La velocità la fa da padrona su Diabolical Genocides, è la batteria qui a non lasciare scampo, mentre chitarra e voce inseguono dando il colpo di grazia. L’album volge al termine con “Dream Of Death”, pezzo che per riffing e vocals mi ricorda molto i Necrodeath di “Into The Macabre”, solo più sulfureo e veloce.
Passando ad analizzare l’artwork non si può fare a meno di lodare la bellissima copertina in bianco e nero, a opera dello studio malese Sickness666, che ha curato anche l’artwork interno. Come sempre l’Iron Bonehead ha fatto un buon lavoro,e l’aggiunta dei testi è una bella mossa. Peccato non ci sia il poster della copertina.
Tirando le somme, un album che spazza via ogni cosa. Probabilmente una fra le migliori uscite Thrash dell’anno appena passato. Lo si trova nei mailorder ad un buon prezzo, quindi non avete scuse che tengano, per non procurarvi The Exekutioner.

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