lunedì 27 dicembre 2010

JOYLESS JOKERS


Informazioni
Autore: Akh.

Formazione
Jader Girardello - Tastiera
Matteo Ioverno - Batteria
Michele Brunetti - Chitarra
Thomas Girardello - Voce e Basso
Rudy Girardello - Chitarra


Oggi è a disposizione di Aristocrazia Webzine Jader dei vicentini Joyless Jokers.

Salve come va? Potreste dire a chi non vi conosce al meglio come e quando si è formata la band e perche avete deciso di imbracciare gli strumenti? Cosa significa il vostro monicker?

Ciao!!! Tutto bene grazie! Allora la band si è formata nel 2005. All'inizio suonavamo hard rock poi c'è stata una metamorfosi :)
Nel nostro gruppo siamo in tre fratelli ed imbracciare gli strumenti è stata una cosa naturale. Ha cominciato Rudy coi primi accordi di chitarra e poi il resto è stata una naturale conseguenza. Thomas si è messo a suonare il basso (basso e voce) e Jader (tastierista) ha cominciato a prendere le prime lezioni di pianoforte e adesso è all'ottavo anno di conservatorio. Matteo (batterista), detto Giove per gli amici, ha cominciato ad approcciarsi alla batteria suonando nella banda del paese, Michele (chitarrista) aveva ed ha tuttora un'ammirazione smisurata per Zakk Wilde e da lì è nato il suo interesse per la chitarra :)
Il nostro nome Joyless Jokers trova il suo significato nella contrapposizione di due elementi antitetici impersonati dall'immagine del joker, figura che rappresenta la gioia e il sorriso e l'aggettivo joyless che riporta ad un malinconico stato emotivo. Dal punto di vista lessicale il nome colpisce grazie alla ripetizione degli stessi suoni "j" e "s" che contribuiscono a loro volta a rendere scorrevole la sua pronuncia.


E' uscito da poco il vostro mini "Arms Of Darkness" (gia recensito da
Aristocrazia: http://aristocraziawebzine.blogspot.com/2010/10/joyless-jokers-arms-of-darkness.html), cosa ve ne pare? Che reazioni avete avuto fino ad ora?

Il prodotto finale ci è piaciuto molto e a livello di critiche abbiamo avuto delle buone recensioni.


Il vostro stile si approccia ad un Death Metal di stampo melodico ma molto piu' irrobustito rispetto a tale genere avvicinandosi in molti frangenti al Death Metal (cosa inusuale purtroppo per molte bands di MDM), cosa vi ha spinto ad erigere questo muro di suono e quali influenze vi hanno aiutato in tal senso? Anche la parte piu' propriamente melodica ha a mio avviso chiare influenze In Flames, ma la vostra armonia non è mielosa o scontata anzi a tratti la trovo quasi nervosa e personale, come generate i vostri brani? Cosa vi induce a dire "questo è il riff che fa per noi"? Avete in formazione l'utilizzo della tastiera, come nasce questa decisione? Avra' piu' spazio in futuro o le chitarre comunque tenderanno a ricoprire un ruolo principale nella struttura dei prossimi pezzi?

Abbiamo cercato di dare più spessore e impatto al nostro sound perché il death metal, dal punto di vista tecnico ed emotivo, ci consente di poterci esprimere al meglio. Pensiamo sempre che dobbiamo urlare qualcosa al mondo: rabbia, indignazione, sofferenza. Il death metal ha la pregevole qualità di essere per noi una valvola di sfogo, un modo che ci aiuta a scacciare i nostri demoni suonando più forte che mai.
L'idea dei nuovi pezzi comincia in generale da Rudy (chitarrista) e Thomas (bassista - cantante). In sala prove però ognuno cerca di metterci il proprio stile all'interno del nuovo brano. Possiamo dire che è un continuo "work in progress". Da un'idea iniziale modifichiamo, elaboriamo, stravolgiamo gli arrangiamenti per cercare di ottenere il massimo risultato. "Back To Ashes" per esempio l'abbiamo rimaneggiata, rivista e corretta per molto tempo prima di diventare ciò che è adesso. Di solito vengono mantenuti i riff che hanno secondo noi una giusta carica, che abbiano slancio e la giusta pesantezza sonora. Ecco quali sono i riff che ci piacciono.
L'utilizzo delle tastiere ci consente di poter dare una svolta al nostro sound. Possiamo distinguerci da tutta la stragrande maggioranza di gruppi metal. E' l'elemento in più che può far la differenza. Nell'ep la tastiera è stata utilizzata con molto criterio e rigore per fare in modo che le canzoni potessero dare la massima resa a livello di impatto sonoro. Nelle nuove canzoni la tastiera sta assumendo un ruolo meno di contorno ed è più partecipe con i vari intrecci melodico - ritmici delle chitarre.


Cinque anni non sono pochi per realizzare il proprio esordio, ma posso dire che l'avete fatto con tutti i criteri, canzoni ottime, produzione incisiva e impacchettamento professionale, insomma non manca proprio niente, la scelta di autoprodurvi è una necessita' oppure l'immobilismo del mercato non vi ha dato la giusta sicurezza di far uscire il prodotto ad alta qualita' (quale è)? Beh comunque a mio avviso sareste gia' pronti per un full da esporre su larga scala, avete proposte in tal senso? A che punto è la stesura del prossimo lavoro? Ci saranno variazioni stilistiche?

Il problema è trovare una etichetta discografica che riesca soprattutto a livello economico a finanziarci le registrazioni. Ormai è passata l'epoca dell'etichetta che investe tempo, energie, fiducia e soldi per una band. In questi tempi le piccole case discografiche fanno quasi esclusivamente un lavoro di distribuzione, pubblicità e booking. Ed è per queste motivazioni che noi ci siamo autoprodotti ed autofinanziati totalmente. Il destino alla fine bisogna costruirselo con le proprie mani come dicevano quei geni del Rinascimento. Ciò che possiamo fare per proporre la nostra musica è suonare tanto dal vivo e vendere cd e magliette nei live.
Abbiamo già composto cinque nuove canzoni che proponiamo nei live insieme a quelle contenute nell'ep. Le novità sono: introduzione delle sette corde per la gioia dei chitarristi e di conseguenza maggior pesantezza e violenza nel sound generale, voce più incisiva e graffiante, maggior utilizzo della tastiera.


Come detto in sede di recensione questi pezzi suonano maledettamente bene e sono convinto che dal vivo spacchino, che reazione hanno avuto dai vostri fans in sede live? Come vi trovate a suonare dal vivo? E soprattutto come sta la situazione dalle vostre parti? Condividete la scena con altre bands? Che tipo di ambiente e che aria si respira nel Nord Est metallicamente parlando? Cosa significa suonare metal estremo nella nostra Penisola? Potreste indicarci la cosa piu' folle che avete avuto/vissuto in sede live?

In generale il pubblico apprezza ciò che suoniamo nei live. Cerchiamo di metterci tutta la grinta e la determinazione possibile coinvolgendo le persone ad unirsi alla nostra rabbia. Ed è per questo che suonare live non ha prezzo. Siamo a contatto diretto con i fans, ci esprimiamo al massimo e riceviamo gratificazioni. Non possiamo fare altro che essere onorati di questo.
Il metal qui da noi non ha grande visibilità. Ci sono un paio di locali nella nostra zona che danno spazio a molte band metal ma per il resto ci sono pochi posti che promuovono il nostro genere. A livello underground ci sono molte band che suonano metal ma manca spirito di collaborazione e di unione. Ognuno qui pensa un po' troppo per sè. E' questo il difetto più grande. Comunque abbiamo stretto rapporti in particolare con Modern Age Of Slavery e Amassado, sono band emiliane che nell'underground metal hanno un buon riscontro di pubblico. Inoltre con gli Hyde, band vicentina che propone metal sperimentale, siamo in stretti rapporti d'amicizia.
Suonare Death Metal oggi in Italia significa essere fuori dal coro, essere diversi ma nello stesso tempo considerarsi fieri di poter promuovere un genere che, pur non avendo una diffusione su scala nazionale, non muore mai.
Beh dunque la cosa più strana che ci è successa è stata all'incirca due anni e mezzo fa quando ci hanno fatto suonare a Trento in un posto sperduto fra le montagne. Il locale era veramente minuscolo e nel palco non riuscivamo a starci. Alla fine è successo che il tastierista ha suonato fuori dal palco e le casse dell'impianto sono saltate all'improvviso, voce e tastiera ad un certo punto del concerto non si sentivano più. Prova ad immaginare quanta gente c'era, quattro persone incluso il barista!


Date l'impressione di sapere esattamente come suonare e cosa volere dai J.J., siete altrettanto decisi anche come ascoltatori? Ovvero quali sono i vostri ascolti, sono prettamente settoriali o avete un background piu' articolato e vario sia nel contesto Metal che non?

I nostri ascolti non si concentrano solo sul Metal. Ascoltiamo un po' di tutto e pensiamo che se si hanno più influenze meno si cade nella banalità e nella ripetitività. Per cui si può fare del buon Metal ascoltando anche qualcos'altro. Alla fine la Musica è una libera espressione dell'essere umano e se ci riduciamo solo ad un particolare genere non potremmo mai capire la Bellezza di quest'arte.


Quali sono le emozioni che vi deve regalare un vostro pezzo? Di cosa trattano i vostri testi? Ce ne puoi parlare? Quali sono le vostre passioni extra metal? Doveste indicare con tre aggettivi i Joyless Jokers quali sarebbero? Se vi dico Svezia cosa vi viene in mente? Se doveste spiegare cosa è il Death Metal (melodico e non) ad un novizio cosa gli direste?

Nelle canzoni dell'ep cerchiamo di dare particolare risalto alle nostre esperienze di vita che tragicamente ci hanno colpito. Sappiamo che mascherare il dolore per la perdita di alcuni nostri amici produce solo turbamenti. Il fatto di esternare e di rendere partecipi gli altri dei nostri sentimenti ci aiuta ad andare avanti e ad affrontare la vita con maggior forza. I temi non si concentrano solo su questo aspetto. "Shame" per esempio parla dell'inutilità della guerra che non porta a ristabilire la pace ma a riaffermare di nuovo l'odio e l'egoismo fra gli uomini.
Oltre al metal ascoltiamo musica molto diversa. Rudy adora il blues, Michele l'hard rock, Thomas è il vero e proprio metallaro, Matteo oltre al metal ascolta molto alternative rock tipo A Perfect Circle e Jader passa in rassegna un po' tutto: classica, jazz, elettronica, progressive etc...
Tre aggettivi per noi? Beh allora grintosi, determinati e simpatici ;)


Che progetti avete per il futuro?

Per il futuro vorremmo suonare di piu' dal vivo, avere magari una mini agenzia di booking che ci aiuti a promuoverci, fare un nuovo album e divertirci :)


Augurandovi fin da adesso il meglio vi lascio la parola per salutare i lettori, auspicandomi di potervi incontrare nuovamente, vi faccio il piu' grande degli in bocca al lupo!

A tutti voi lettori diciamo STAY BRUTAL!

Aristocrazia Webzine © 2008. Design by :Yanku Templates Sponsored by: Tutorial87 Commentcute