lunedì 27 dicembre 2010

MENEGROTH - Menegroth


Informazioni
Gruppo: Menegroth
Anno: 2010
Etichetta: Bergstolz
Contatti: www.bergstolz.ch
Autore: ticino1

Tracklist
1. Stählerne Zerstörer 03:44
2. Traditional - Sakral - Solar
3. 2012 - Prophezeihung des totalen Untergangs (Ultima Ragnarök)
4. Vom Siegen und tapferen Sterben
5. Selbstmord für die Sonne
6. Adoration to Europa (Von Thronstahl)
7. Stahlbock (tratta dallo split con Freitod)
8. Imperium Solaris Luzifer (tratta dallo split con Freitod)
9. Inquisitoren der Vrilstanarte (bonus track)

DURATA: non disponibile

“Menegroth” seminò già nel 2007 terrore nella scena, apparendo su un vinile limitato a 500 copie. Quest'anno esce una versione su CD. Anch’essa disponibile in soli 500 pezzi. La scaletta delle piste è un poco differente e non contiene le registrazioni live che sono sul LP.

I membri del gruppo trattano nei loro testi principalmente temi legati all'occultismo, al fascismo e, da loro particolarmente amato, al futurismo. I Menegroth sono spesso considerati in Svizzera come i demoni responsabili per tutto il male proveniente dall'estrema destra. Spesso si dimentica che questi musicisti, con un livello culturale molto elevato, non hanno nulla a che vedere con skinhead ubriachi dediti al solo obiettivo di spaccare musi.

Il disco qui discusso fu inciso ancora con la formazione originale. Taurus lasciò il gruppo circa due anni fa. Targaz, un musicista conosciuto grazie al suo progetto Tarihan, l’ha sostituito.

I pezzi contenuti su questo frammento di plastica hanno la delicatezza di un panzer che trita con i cingoli un fante nella sua trincea e sono perciò veramente di piacevole ascolto. Canzoni come "2012 - Prophezeihung Des Totalen Untergangs (Ultima Ragnarök)" giustificano da sole l'acquisto di questo lavoro, grazie a un riffing trascinante, quasi orecchiabile. La produzione farà piacere a tutti i nemici dell'alta tecnologia. Le piste acquistano spessore proprio con l'aiuto di quel poco di sporcizia che copre le note. Gli strumenti sono comunque chiaramente discernibili. I Menegroth investono l’auditorio con un inno di battaglia dopo l'altro che rappresenta contemporaneamente un’ode al black metal puro e vero. Le note si accaniscono sull’ascoltatore come le file di fanteria che assaltano all’arma bianca.
É indiscutibile che il gruppo non abbia inventato l'acqua calda componendo questo disco. Ci sono comunque due possibilità per produrre qualcosa che calchi sentieri conosciuti. La prima é di incidere un disco che sia l'esatta copia di cose udite cento volte e la seconda è di riprendere uno stile, tentando di produrre qualcosa che porti la propria firma. Esattamente questo fanno i Menegroth.

Siete fanatici del black metal tradizionale? Ascoltate questo lavoro d’acciaio inossidabile svizzero. Non ve ne pentirete.

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