lunedì 20 dicembre 2010

COUGH - Ritual Abuse


Informazioni
Gruppo: Cough
Anno: 2010
Etichetta: Relapse Records
Contatti: www.myspace.com/cough666
Autore: Mourning

Tracklist:
1. Mind Collapse
2. A Year In Suffering
3. Crippled Wizard
4. Crooked Spider
5. Ritual Abuse

DURATA: 53:21

I Cough da Richmond (Virginia), finiti sotto l'ala della Relapse, arrivano al traguardo della terza uscita, infatti dopo aver prodotto il mini "The Kingdom" e "Sigillum Luciferi" per Forcefield Records (label con un bel roster) ci tocca con molto piacere ascoltare il nuovo "Ritual Abuse".
Le influenze da cui traggono linfa e giovamento per inanellare i cinque mattoni che sorreggono la costruzione del platter sono evidenti e palesate senza troppi problemi, non sarà difficile notare la presenza di Electric Wizard, Iron Monkey, EyeHateGod in un sound pesantemente diluito e cupo come una notte in cui il firmamento ha deciso di prendersi una lunga vacanza.
E' un doom che con l'additivo sludgy scava dei solchi profondi ma con il supporto di un suono caldo e di scelte nell'uso dei synth che innalzano una dimensione a tratti spacey, le canzoni scorrono come se in quel momento una fiamma infernale inebriante vi avvolgesse, il trittico di brani inziali "Mind Collapse", "A Year In Suffering" e "A Cripple Wizard" fa un po' quest'effetto il che non può esser che gradito.
Con "Crooked Spider" i Cough decidono di inoltrarsi in un sentiero che si discosta dal tipo di riffing e vocalità che si sono finora ascoltati, sia le devianze sinistre e nasali delle note emesse nel dare vita al testo del pezzo che lo sviluppo del complesso sonoro evidenziano come la band sia maturata e porti a un livello di crescita superiore anche l'interazione del proprio pensiero all'interno dei brani indicando una presenza minore di risultanti claustrofobiche e una più "aperta" ricerca d'introspezione.
E' la hit indiscussa di "Ritual Abuse", con l'assolo in chiave seventies che anticipa un settantiano e mastodontico incedere che nel suo allentarsi rumoroso e profondamente sabbathiano investirà di nero rincarando ancora la dose d'oscurità che già dipinge le trame messe in piedi.
Sembra si divertano non poco ad annerire e a rendere ancor più greve la situazione nella finale titletrack, gli EyeHateGod si materializzano inequivocabilmente nella proposta, il nostro orecchio soddisfatto da tanto malessere è invaso da una rivoltante e blasfema mole d'odio incondizionato che si espande a macchia d'olio e per non farsi mancare proprio nulla, perché non incidere negli ultimi minuti un epitaffio devastante in cui feedback noisy, tastiere malevole e un riff capace di uccidere un cavallo con la sua malsanità ci verranno incontro? C'hanno giusto pensato.
Dotato di una produzione fantastica che rende il sound abrasivo e roccioso, "Ritual Abuse" possiede una personalità piuttosto definita e per quanto il rimando ai grandi nomi sia inevitabile i Cough si candidano con veemenza per entrare a far parte di quel giro e se continuano di questo passo ci manca davvero poco. L'acquisto non è consigliato, di più.

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