ANNIVERSARY CIRCLE - Saturated Feathers

Informazioni
Gruppo: Anniversary Circles
Anno: 2010
Etichetta: Sunandmoon Records
Contatti: www.myspace.com/anniversarycircle
Autore: Mourning

Tracklist
1. Anniversary Circle
2. Saturated Feathers
3. Understand
4. See Me
5. Take
6. Loving Cup
7. Too Tired
8. Facing Julia
9. Winters
10.Bent Out Of Shape
11.Make It Look Like Suicide

DURATA: 42:44

Si sente parlare frequentemente di underground, nicchie musicali e generi che sono rimasti d'elitè, di sicuro il dark punk o post punk di gruppi come i Bauhaus non hanno un seguito corposo come molte delle band che sguazzano in altri lidi sonori.
L'Inghilterra della fine anni Settanta, primi Ottanta era fiorente di realtà che facevano della triste oscurità un posto in cui rifugiarsi ed esprimere le proprie sensazioni, nascevano splendidi fiori notturni o celati dall'ombra come Siouxie And The Banshees, Cure, Joy Division, Killing Joke mentre in Italia si facevano vivi i Kirlian Camera e oltreoceano prendevano piede i Christian Death, era un movimento florido e ricco di personalità quello che dava voce alle emozioni più melancoliche e struggenti, gli Anniversary Circle provenienti dalla terra d'Albione è a quel periodo e a quel modo di comporre che fanno riferimento nel loro album "Saturated Feathers".
L'atmosfera è ritualistica, eterea, dilatata si espande come larghi cerchi concentrici fatti da un sasso lanciato a pelo d'acqua, la lezione del passato è stata appresa e assimilata, il sound esalta le linee scuro lucenti del basso che zampillano a tratti cantilenanti, le chitarre sono stridenti e intrise di grigiore mentre le voci rendono ancor più vive e intense le torbide sensazioni che vanno concatenandosi.
I pezzi posseggono caratteristiche precise che li contraddistinguono, la titletrack è similare a un rincorrersi di presenze, fantasmi che lanciano segnali fra luce e tenebre, "Understand" è un assilare continuo in cui il groove in sottofondo mantiene l'animo in preda a turbolenze, "Take" mostra il lato più dolce e suadente, la femminilità di Estelliane Kermagoret diviene introspettiva e ancor più fascinosa mentre brani come "See Me" e "Too Tired" ravvivano la situazione attuando scelte più dirompenti e trascinanti adatte anche alla pista da ballo (e non parlo di truzzate).
Si è di poco superata la metà del disco e le molteplici idee, gli innesti di synth e i cambi di mood mi hanno reso partecipe di una strada che pur intrapresa su via maestra sente il bisogno di avere le proprie scorciatoie e bivi inaspettati a cui porci, accettare una direzione che definendo omogenea identificherebbe solo il limitarsi a non ascoltare le sfaccettature che e i suoni di un mondo che si sta, nota, dopo nota evolvendo e ramificando.
"Facing Julia" è un incontro strano, una sorta di ballad ma dal retrogusto amaro, fortemente acido, cupa, sommessa ma alquanto evocativa trascorre lasciandosi dietro un che di sporco, la percezione di un qualcosa d'incompiuto che ha piegato e corrotto la propria morale interrompendone il giudizio.
La coppia di canzoni che le succede formata da "Winters" e "Bent Out Of Shape", con la presenza dell'acustica nella prima e lo spiccato sviluppo etereo della seconda, riportano alla mente i lavori di uno degli act cardine dell'ultimo ventennio i Lycia, nulla di meglio per rappresentare un suono così onirico e intraprendente nel dar vita a veri e propri viaggi, non si può dire lo stesso di "Make It Look Suicide" distorta, pulsante e malevola che ribolle di nero lucido con quel basso che pompa e un drumming dilagante, inaspettata e azzeccata come una dose d'adrenalina per risvegliare un cuore che aveva rallentato il battito e può adesso riacquistare il suo fluire naturale.
Ascoltare "Saturated Feathers" è stato istruttivo e costruttivo, mi ha dato la possibilità di ripescare in cassetti che non aprivo da un po' ispirando la mia voglia di tornare a metter su lavori di questo genere.
E' un disco fantastico questo degli Anniversary Circle, uno di quelli che non si sentivano da anni, se gli eighties e il filone musicale in questione sono il vostro pane quotidiano dovete farlo entrare in collezione, è un acquisto che vale.