Informazioni
Gruppo: Bill Skins Fifth
Anno: 2010
Etichetta: Self Released
Contatti: www.myspace.com/billskinsfifth1
Autore: Mourning
Tracklist
1. Among The Departed
2. The Arrogant One
3. Virgin Harvest
4. Constant Overdrive-Certain Overdose
DURATA: 18:07
Girare su internet e imbattersi in band nascenti di buona caratura non è cosa complicata, odiernamente molte formazioni hanno raggiunto degli standard compositivi legati alla produzione e all'esecuzione superiori a una canonica sufficienza.
I finnici Bill Skins Fifth in questo 2010 hanno pubblicato il primo ep contenente quattro pezzi dal titolo "Act One", la band si cimenta in un thrash/death melodico di ultima generazione che associa frangenti catchy e groovy a una spinta più classica, diciamo che assomigliano ad un miscuglio di The Crown con una influenza netta e sin troppo modernista di gente come Trivium e Bullet For My Valentine, quello che ne vien fuori è un prodotto suonato bene, commercialmente molto più che fruibile e adatto ad un mercato che ormai oltre ad essere ampio gode di una richiesta sempre più diversificata.
Devo dire in tutta sincerità che le soluzioni più scontatamente accattivanti che infarciscono i brani mi risultano poco digeribili per una questione di gusto personale, penso che una canzone come "Among The Departed" dotata di un'apertura trascinante figlia di Tarvonen e soci dei bei tempi avrebbe meritato altri ritmi, quando spinge è devastante, al contrario quando allenta la presa la chiave odierna del sound la rende troppo morbida.
La coppia centrale "The Arrogant One"/"Virgin Harvest" si esibisce mettendo in risalto l'uso della melodia, la fase solistica e una voglia di "acchiappare" l'ascoltatore facendolo canticchiare con l'uso di ritornelli di facile assimilazione mentre l'ultima "Constant Overdrive - Certain Overdose" si fa carico di discreti cambi di tempo e umore forzando anche sul campo atmosferico per raggiungere una forma che sia compatta e decisa.
I Bill Skins Fifth sanno il fatto loro strumentalmente parlando, la creatura è già matura e pronta a competere con i molteplici act che intasano il panorama nello stile e potrebbero anche rifilare un bel po' di pedate nel di dietro dato che anche il fattore produzione è rivolto a proprio favore.
Smorzando però l'entusiamo che "Act One" con il suo brio innalza, c'è da sottolineare che il materiale conosciuto è ancora troppo poco in quanto a minutaggio per far divenire delle semplici aspettative una solida realtà.
Non resta quindi che augurarsi di ascoltare un full-lenght capace di fugare i dubbi confermando quanto di buono i finlandesi han fatto in questo primo atto, sarà il tempo a dare risposta nell'uno o nell'altro verso.
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