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lunedì 27 dicembre 2010SACRILEGIOUS IMPALEMENT - Cultus NexInformazioni Gruppo: Sacrilegious Impalement Anno: 2009 Etichetta: Hammer Of Hate Contatti: www.myspace.com/sacrilegiousimpalement Autore: Akh. Tracklist 1. Arrival Of The Forgotten Demons 2. Total Annihilation 3. Holy Terror 4. March Of Doom 5. Baptism By Blood 6. Revelations... The Coming! 7. Utterly Rotten 08. Untitled DURATA: 43:10 Dalla scuderia assatanata della Hammer Of Hate fuoriescono i finnici Sacrilegious Impalement, un trio assetato di sangue e vendetta. Chi gia' conosce lo stile della label sa che coordinate si ritrovera' davanti, una buona produzione: potente ma non sintetica, una degna dose di ferocia, venerazione totale al Signore delle Tenebre e con queste carte a loro disposizione i nostri esordiscono dopo due EP sulla lunga distanza. C'è da dire che del trio delle "meraviglie" (Evangelivm, Valoton) i Sacrilegious Impalement forse sono i piu' anonimi, certo la cattiveria non manca, pezzi all'arma bianca neppure, ma non ho avvertito quel quid in piu' che i russi sopramenzionati mi hanno donato. Le tinte nere dei brani spesso mi riportano a mente sensazioni gia' vissute e sentite, a volte affiorano rimandi marcati della scuola svedese, inutile dire che i Dissection (ascoltare sia l'iniziale ed introduttiva "Arrival Of The Forgotten Demons", sia "Holy Terror" per prendere visione) anche stavolta fanno capolino, ma pure influenze dei primissimi Dark Funeral e Marduk ovvero quelli piu' ferali e oscuramente devoti e sono proprio questi due aspetti a guidare questo "Cultus Nex". I brani si fanno ascoltare bene nonostante non ci siano scossoni, le alternanze fra parti piu' adirate ed altre piu' rallentate e tetre non risultano sconnesse (come è valido esempio "Utterly Rotten"), ma forse questo nonostante la indubbia preparazione del combo è il punto che mi sento di sollecitare. Se da una parte tutto fila liscio, da un'altra parte scorre troppo anonimamente, in una maniera forse troppo standardizzata, ed anche in pezzi dal rimando piu' old school come "March Of Doom" dal ritmo cadenzato il senso di deja vu non viene sminuito, in piu' va notato che in questo caso la produzione un po' troppo pulita per certi riff non viene minimamente in soccorso. Ovviamente non tutto è da criticare, i buoni brani ci sono come "Baptism By Blood" di estrazione classica ma farciti di validi spunti, oppure la piu' death oriented "Revelations... The Coming!" quindi la sufficienza è assicurata, e i finlandesi andranno visionati ai prossimi lavori per verificarne la crescita. Certo chi apprezza fedelta' assoluta a certi schemi, fedelta' assoluta a certi fasti del passato e fedelta' assoluta a Satana farebbe bene a seguire questi ragazzi e dargli la propria anima in pasto; io sono convinto che possano utilizzare meglio le proprie asce e tirar fuori il sacro veleno in maniera piu' personale di quanto fatto qui. Non rimane che attendere... |
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