lunedì 6 dicembre 2010

DISIPLIN - Radikale Randgruppe


Informazioni
Gruppo: Disiplin
Anno: 2010
Etichetta: ATMF
Contatti: www.myspace.com/wolfaxis - www.wolf-axis.com
Autore: Insanity

Tracklist
1. Nuclear Catharsis
2. Me Ne Frego
3. Triarii
4. White Earth
5. Oath Of Blood
6. Radikale Randgruppe
7. Soldier Of The Black Sun
8. The Golden Age
9. Exile
10. The Empire

DURATA: 01:03:43

È un anno prolifico per i norvegesi Disiplin, "Radikale Randgruppe" è infatti il secondo full in questo 2010 e il quarto nella loro discografia. Il duo, composto da Wulfclaw e Weltenfeind, ci propone un Black Metal intriso di Industrial, Noise che fa del caos e delle atmosfere malsane il suo punto di forza.
Chi è alla ricerca di riff e parti di batteria da brividi farà meglio ad evitare questo lavoro, spesso i brani hanno una struttra volutamente semplice e ripetitiva che viene compensata da un background rumoristico e industriale che arricchisce il sound complessivo, basterebbero "Soldier Of The Black Sun" e "Nuclear Catharsis" per rendersene conto. L'opener vede inoltre un uso dei disturbi e dei rumori che ricorda molto la Glitch Music, il che non fa che amplificare l'aura deviata già molto presente; ma è scorrendo la tracklist che ci si rende conto che l'elettronica è sempre più presente, la batteria di "The Golden Age" e della titletrack ne è un esempio, e troviamo anche canzoni di pura Industrial/Noise quali "Oath Of Blood" e la lunga e conclusiva "The Empire", mentre in "White Earth" le due anime della band, quella Black Metal e quella rumorista, sono perfettamente bilanciate. Anche lo scream è costantemente effettato e risulta sempre in completa simbiosi con la follia generata dalla musica dei Disiplin. Va dato merito però soprattutto alla produzione, è il collante che unisce alla perfezione le singole parti che compongono "Radikale Randgruppe" e che amplifica le sensazioni citate sopra.
Il duo sa quello che fa e si vede, difetti evidenti non ce ne sono ma chi non ama questo tipo di sound difficilmente potrà apprezzarlo. Al contrario, chi è vicino all'elettronica e al rumorismo troverà pane per i suoi denti, non è certo un capolavoro ma senza dubbio è un album più che buono che merita di essere ascoltato.

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