lunedì 13 dicembre 2010

HOOKA THE FUZZ - Hooka The Fuzz

Informazioni
Gruppo: Hooka The Fuzz
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/hookahthefuzz
Autore: Mourning

Tracklist
1. (D)illusion
2. The Girl Do Voodoo
3. Skin And Bones
4. Preachers Suck More
5. Camp Refoogee
6. Munchkin Fever
7. Addict
8. Hang The Hooker

DURATA: 63:48

Giovani band nascono e interessanti realtà arrivano alle nostre orecchie, è questo il sunto che mi sento di fare dopo aver ascoltato il debutto degli inglesi Hookah The Fuzz.
La formazione di Birmingham è non solo piacevole ma anche divertente, una creatura sfaccettata e dalla natura cangiante, il foglio allegato alla release li descrive come un connubio di tre act precisi: Dream Theater, Metallica e Devin Townsend e in questo caso non posso che ritenermi d'accordo su questa rapida quanto concisa esplicazione del sound anche se le divagazioni in territorio bluesy e seventies molto hard-rock sono probabilmente la componente che per esecuzione e modo di presentarsi mi ha intrigato di più.
Il quintetto è preparato, i brani sono arrangiati con cura e sembra destino che provengano dalla città natale di una parte fondamentale della storia della musica in genere, quella Birmingham che ci ha donato Priest e Sabbath per intenderci.
Nel far scorrere l'ora e passa di cui è composto "Hookah The Fuzz" vi accorgerete di quanto istinto e tecnicismo ricercato abbiano un equilibrio solido, di come i ragazzi pur mostrando senza problemi una preparazione e capacità espositiva fuori dalla portata di molti loro colleghi coetanei rimangano però ben saldi con i piedi al terreno evitando di perdersi in stupidi arzigogolamenti fini a se stessi.
La voce è poi qualcosa di spettacolare, chi ama i Savatage non potrà infatti non riconoscere nelle linee interpretate da Si Jefferies la presenza di Jon Oliva che si combina con un Heitfield d'annata, quando entra a far parte dei pezzi il ricordo di atmosfere e album storici torna a galla senza volerlo, è piacevole come cosa.
Le due canzoni in apertura, "(D)illusion" e "The Girl Do Voodoo", esplicano il pensiero compositivo della band, varie, costantemente in evoluzione, alternano passaggi classicamente prog ad altri thrash ricamandoli con infiltrazioni puramente fusion/jazz, è un delirio seguire le costruzioni che di logica ne seguono ben poca puntando a un molteplice e saltellante mutare, stesso discorso si può fare per "Skin And Bones".
I cambi di tempo inaspettati che enfatizzano il movimento sinuoso e a tratti malsanemente delicato di una "macabra" (leggendone il testo ne capirete il perché) "Preachers Suck More", la raffinatezza con cui "Addict" palesa il lato etereo e dedito alla fuga dal mondo reale attraverso atmosfere sognanti e spiazzante nel proporre una breve esperienza in rocksteady e la propensione groove che spinge la solida e conclusiva "Hang The Hooker", queste sono carte saldamente in mano agli Hooka The Fuzz.
Impossibile non fare i complimenti alla superlativa prova del tastierista Harwood Shing che è sublime tanto quando s'avvia in fuga quanto nell'alimentare le basi con i tappeti che si fanno strada nel sound; dinamica e scattante è invece la coppia che scandisce i ritmi composta da Roger Ash al basso e Rush Hawkins alla batteria, per ultimo rimane da elogiare giustamente il chitarrista Alexander Luois che è accompagnato da Si nella fase ritmica mentre in chiave solistica è l'arma in più forgiando pregevoli assoli sia per velocità e gusto che spunto tecnico.
Come avrete capito gli Hookah The Fuzz sono da seguire attentamente e ovviamente un disco simile sarebbe da acquistare senza pensarci troppo, ogni appassionato dello stile che si rispetti dovrebbe inserirlo nella propria collezione.

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