lunedì 13 dicembre 2010

RHESTUS - Games Of Joy... Games Of War!


Informazioni
Gruppo: Rhestus
Anno: 2010
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: www.myspace.com/rhestus
Autore: Mourning

Tracklist
1. Rage Is My Food, Hate Is My Guide!
2. Trivial Pieces Of Meat
3. Hate! Is waht I Feel
4. Games Of Joy... Games Of War!
5. How To Explain?
6. Silence…Around Me
7. Untiring Torturer
8. Scars
9. Fuck Off!
10. Cowardly Terror

DURATA: 42:17

Rientrano in campo anche i brasiliani Resthus a distanza di sette anni dal debutto "Embryo Of The Endless Sands" datato ormai 2003 e con un ep antecedente a questo nuovo sforzo a celebrare i quindici anni d'attività della band, "Rest Of Old, New And Rare Of 15 Years" del 2008, eccoli adesso presentarsi con "Games Of Joy... Games Of War!".
Thrash, solo thrash e suonato in stile esclusivamente old school, la musica ricorda act come Slayer, Exodus, Nuclear Assault e qualcosa degli Anthrax mentre lo stile di cantato poggia a più riprese sulla famelica cattiveria delle liriche eseguite da Petrozza nei Kreator anche per la tonalità con cui si esprime.
Non ci sono quindi novità che escano fuori dai cardini di base di un discreto lavoro basato sul passato storico del genere, possiamo quindi ascoltare brani che fanno un bagno nella fontana delle sempre eterne influenze citate e che mostrano come un riffato tagliente e aggressivo, un basso che pulsa metallico accoppiati con una dovuta dose d'adrenalina sfogata nella solistica che i due axemen Alex Leber e Carlo Da Silva mettono in piedi, e un drumming vivace riescono a tirar fuori la vena più acida e diretta, cosa che avviene puntualmente nell'opener "Rage Is My Food, Hate Is My Guide!", "Trivial Pieces Of Meat", "Hate! Is What I Feel", trio che da prima botta punta a stendere senza compromessi.
Bella la riproposizione del sound di matrice teutonica nella titletrack e le sferzate veloci che scandiscono una ficcante "How To Explain", l'album però pian piano soffre di una leggera omogeneità che potrebbe sul lungo corso fargli perdere un po' del proprio appeal.
Che alla band piaccia rimanere su ritmi sostenuti è abbastanza evidente basti pensare che il terzetto di canzoni a seguire formato da "Silence...Around Me", "Untiring Torturer" e "Scars" non molla per nulla la presa continuando a battere il tracciato sinora percorso con la stessa insistenza e perseveranza.
Le tematiche sociali sono spesso il fulcro delle release provenienti dal Sud America, non fanno eccezione i testi dei Rhestus che si inalberano, rigettano al mittente gli inviti di una società che va nell'unica direzione in cui non dovrebbe, le urlano dietro un sonoro e chiaramente intellegibile "FUCK OFF" (con assolo di Danny Bonfante dei Perpetual Dreams in apertura) nell'omonimo pezzo e danno dei codardi a chi sfrutta qualsiasi tipo di cavillo per creare panico e necessità di "difesa" in nome di cosa?
Libertà? Religione? Democrazia? Cause indubbiamente giuste e altisonanti ma che coprono spesso solo delle malefatte palesi a cui viene affibbiata una delle tante nobili azioni per cui vengono messe in atto.
Prodotto con quel po' di "sporcizia" nel sound che da ancor più quel gusto retrò ai suoni, "Games Of Joy... Games Of War!" è un disco creato per gli appassionati del thrash, se siete fra gli amanti del suono old i Rhestus non saranno magari una priorità ma meritano di sicuro un giro e più nel vostro stereo.

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