lunedì 2 maggio 2011

GRIM SKOLL - The End Is Just The Beginning


Informazioni
Gruppo: Grim Sköll
Anno: 2010
Etichetta: Naturmacht
Contatti: www.myspace.com/grimskoll
Autore: Mourning

Tracklist
1. The Spectre Of The Emptiness
2. Vessex Of Hatred
3. Wintry Requiem
4. Life's Estimation
5. Journey To Solitude
6. The End Is Just The Beginning
7. Illa Tidandi (Burzum cover)

DURATA: 46:25

Burzum, si potrà discutere quanto si vuole su questo personaggio, fatto sta che ha lasciato un segno indelebile nell'ambito musicale e i proseliti a lui devoti sono in costante aumento.
"The End Is Just The Beginning", ep rilasciato sul finire del 2010 dalla teutonica Naturmacht ad opera del messicano Grim Sköll, affonda in un mare fatto di synth e atmosfere dilatate decisamente pagan oriented.
Il periodo del norvegese di "Dauði Baldrs" è stato di sicura ispirazione per l'artista che descrive nelle sue tracce, i cui titoli dovrebbero rappresentare un oscuro percorso invernale, sensazioni d'immersione nel vuoto assoluto ("The Spectre Of Emptiness"), di note che sigillano la decadenza con un l'ultimo saluto ("Wintry Requiem"), di un viaggio intrapreso in un nebuloso nulla in cui la propria persona è l'unica fonte di compagnia ("Journey To Solitude") evidenziando il lato più gelido e grigio dei mesi più freddi, un quadro nel quale perdersi cullati dal delicato candore cristallino della neve ma che al medesimo tempo ti sballotta di qua e di là colpito dalla furia indomita dei venti che imperterriti ti scuotono, è l'Inverno.
La titletrack stessa è un messaggio che in più modi può essere interpretato, così malinconica e triste nell'incedere eppure dotata di suoni dolciastri e carezzevoli può indicare il finire di una vita e il trapasso, porta per una possibilie vita ultraterrena (non forzatamente seguente la visione filo-cristiana) o il semplice quanto naturale alternarsi delle stagioni, la morte d'inverno è la fase dormiente della Terra che a primavera si risveglia rinvigorendosi per donare nuovi frutti, il ciclo della vita che non ha termine.
Un lavoro intimo in cui i tappeti di synth, le suadenti melodie del piano e le brevi variazioni in cui la musica si "accende" (termine da prendere con le "pinze") scandiscono con precisione i cambi d'umore, esaltano l'ancestralità di una raffigurazione dalle tonalità racchiuse sì in una gamma ristretta di colore ma che fa delle minime sfaccettature la propria forza.
Quando la nebbia annidatasi sulle vette sembra diradarsi ecco arrivare al mio orecchio il tributo che Grim Sköll porge rispettosamente nei confronti del "Conte", la canzone conclusiva del platter è "Illa Tidandi" tratta da quel capitolo burzumiano citato qualche rigo più su, se qualcuno avesse avuto dubbi sulla derivazione stilistica di tale progetto, con questa scelta vengono del tutto cancellati.
"The End Is Just The Beginning" è una gradevole sorpresa, ciò che non ti aspetti da chi vive una realtà lontana per clima e umori anni luce dall'emotività cupa e naturalistica delle ampie foreste nord-europee, realmente interessante.

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