domenica 6 dicembre 2009

IMPALED NAZARENE - Ugra Karma




Informazioni
Gruppo: Impaled Nazarene
Anno: 1993
Etichetta: Osmose Productions
Autore: G. B. Morbosus

Tracklist
1. Goatzied
2. The Horny and the Horned
3. Sadhu Satana
4. Chaosgoat Law
5. Hate
6. Gott Ist Tot (Antichrist War Mix)
7. Coraxo
8. Soul Rape
9. Kali-Yuga
10. Cyberchrist
11. False Jéhova
12. Sadistic 666 / Under a Golden Shower
13. Satanic Masowhore
14. Conned Thru Life (Diabolical Penis Mix)

DURATA 38:27

Gli Impaled Nazarene vedono la luce nel 1990, per mano dei fratelli Mika e Kimmo Luttinen, rispettivamente Voce e Batteria. Nel 1991 danno alla luce i primi due demo, Shemhamforash e Taog Eht Fo Htao Eht(The Oath Of The Goat, al contrario) da cui si può già evincere che il black metal di questi finlandesi ha forti influenze che vanno dal crust al death, e a legare il tutto una pesante dose di folle ironia, che purtroppo non è mai stata capita abbastanza. Nel 1992 esce il primo full, quel Tol Cormpt Norz Norz Norz tanto discusso negli anni. Arriviamo al 1993 e i nostri fanno uscire questo Ugra Karma.
Il tema portante della band è senza ombra di dubbio il Caos Sonoro,che loro ai tempi definivano “raw cyberpunk black metal”; il tutto accompagnato da indimenticabili testi e titoli di rara e dissacrante blasfemia, che andremo ad analizzare più avanti.
Ci terrei in primo luogo a parlarvi della produzione di questo album, il sound è tutt’oggi DEVASTANTE. Innanzitutto, stiamo parlando degli Impaled Nazarene, non dei Dream Theather, quindi se cercate tecnica e melodia siete pregati di andare a rompere da un altra parte.
Qui le chitarre fanno il loro dannatissimo lavoro senza bisogno di assoli, tritando riff su riff, che passano da quelli più tipicamente di matrice black metal, ad altri devoti al Crust/Grind. Stesso discorso vale per la batteria, Kimmo non è Portnoy,non troverete pezzi controtempo, e cagate annesse. Qui a farla da padrone è la potenza del suono di batteria, che in questo album riesce ad arraparmi parecchio.
Vogliamo parlare delle vocals di Mika? Per quanto mi riguarda, insieme a Pete Helmkamp e pochi altri, siamo al cospetto di una delle voci più rappresentative del metal estremo tutto. La voce di Mika si alterna tra uno screaming rabbioso, a vocalizzi piu death oriented, ma in ogni modo riesce a cartavetrarvi la pelle con la sua ferocia.
Tra l’altro qui è la ci sono piccoli inserti di tastiere, che essendo per l’appunto solo inserti non infastidiscono, e aiutano a creare quell’atmosfera malata che permea l’album.
Ma passiamo ad analizzare l’album nel suo contenuto più palpabile, i brani. Direi che qui ce n’è quasi per tutti i palati; dai pezzi piu epicheggianti, a quelli quasi industrial, passando per crust, black, e death metal. La Tracklist parte con “Goatzied” (incaprettato), ovvero un minuto di follia che alterna grind a tastiere ariose, per poi passare ad un duo di canzoni che da sole varrebbero l’acquisto del disco ovvero la maestosa ed epicheggiante “The Horny And The Horned” (L’arrapato ed il cornuto, letteralmente),e la violenta “Sadhu Satana” (sacro satana, dall’indù) che è uno dei pezzi che preferisco.
Con “ChaosGoat Law” e la seguente “Hate” si ritorna su lidi più epicheggianti, mentre “Gott Ist Tot” è un ottimo esempio di Industrial Black. Con “Coraxo” siamo di nuovi in territori grind, mentre per quanto riguarda “Soul Rape”, è un pezzo fortemente influenzato dal punk, che in futuro sarà presente sempre in dosi maggiori negli album dei finlandesi. “Kali Yuga” è un altro pezzo che miscela il punk alla furia black metal, mentre le successive “CyberChrist” e “False Jehova” ritornano a navigare su acque più classiche. Ci avviamo alla fine con un altro pezzo epico, “Sadistic 666 / Under a Golden Shower”, dall’incedere lento che ricorda un pò i Manowar (ovviamente definizione Naif e da prendere con le pinze!).
Il disco vero e proprio si concluderebbe, ma nella ristampa del 1998 la Osmose aggiunge due bonus track, ovvero “Satanic Masowhore” e “Conned Thru Life”, cover degli Extreme Noise Terror.
L’album si distingue anche per le due diverse copertine: la prima, rappresentante la dea Kali, venne usata illegalmente (nel senso che non pagarono i diritti all’autrice del dipinto), mentre l’edizione del 1998 vedeva rappresentata una versione postnucleare di Shiva, il distruttore.
Per concludere mi sento di dire che questo è per quanto mi riguarda il lavoro migliore della band, e quello da avere assolutamente in collezione.

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