lunedì 2 maggio 2011

SULA BASSANA - The Night

Informazioni
Gruppo: Sula Bassana
Anno: 2009
Etichetta: Sulatron Records
Contatti: www.myspace.com/sulabassana
Autore: Mourning

Tracklist
1, In Space
2. Lost In Space
3. The Night
4. Meteorritt
5. Kosmokrator

DURATA: 51:38

Devo assumermi questa colpa, non conoscevo il progetto Sula Bassana pur avendo apprezzato in passato il lavoro di David Schmidt in formazioni quali Liquid Visions, Zone Six e gli ultimi in ordine di tempo Electric Moon, così come non ero a conoscenza della sua label, la Sulatron Records.
Purtroppo non sono ancora diventato onnisciente, sarebbe l'unico modo per non perdersi proprio nulla, peccato sia qualcosa d'irrealizzabile, tralasciando quindi le paturnie personali ed evitando di citare tutti i monicker (sono tanti) che vedono la presenza del musicista tedesco, è a "The Night" che voglio rivolgere la mia attenzione.
Space rock, non c'è altro modo per definire una serie di sensazioni e note che ti trasportano anni luce lontano dalla Terra, che ti permette di guardare la sfera in cui viviamo da una posizione privilegiata mentre fluttui nello spazio siderale, questo è ciò che le composizioni integralmente create, suonate e arrangiate dallo stesso David (compresi synth, gong, organo etc...) riescono a far provare.
Le correnti siderali che ci sballottano, l'oscurità ammantante di un'area infinita posta dinanzi i nostri occhi, lasciano stupore, un pizzico di timore e tanta voglia di esplorare facendosi cullare, fluttuando liberi e così "In Space" c'introduce aprendo il varco da cui accedere mentre "Lost In Space" ipnotizzandoci e acuendo quell'alone sci-fi che le tastiere tessevano già nell'opener ci disperde lentamente.
La terza traccia "The Night" suddivisa in quattro capitoli è la più varia come atmosfere e l'unica ad essere arricchita dalla presenza di linee vocali e non di gente comune, il guest in questione è nientemeno che Stefan Koglek leader dei mitici Colour Haze (si può non essere fan di una band simile?) e proprietario della Elektrohasch Records.
Il feeling raggiunge i livelli massimi toccando le corde più dolci, orientadosi su soluzioni che potrebbero far venire in mente anche formazioni post-rock, è una "notte" che c'accarezza gentilmente quella dei Sula Bassana, del resto l'esecuzione di David sembra essere incentrata nel tentativo primario di risvegliare la parte più recondita ed emotivatimente restia ad esser sollecitata creando un ponte suono-atmosfera-immagine che raggiunge dei picchi alquanto elevati.
La psichedelia e l'enorme pozza in cui con continuità le note si bagnano alimentano la voglia di proseguire quel galleggiare inizialmente intrapreso.
Con "Meteorritt" veniamo gentilmente invitati a saltare su un meteorite, cavalcare una massa che sfreccia nella vastità infinita dell'universo, che esperienza indimenticabile sarebbe! La musica diviene ciclica, ridondante, carica di echi concludendo questa gita intergalattica con "Kosmokrator" che stilisticamente abbraccia le coordinate segnate da ciò che la precede aumentando però la pressione sia per quanto concerne il settore ambientalistico, sia per quanto riguarda il sound spacey caratterizzato dagli addittivi elencati poche righe più su.
"The Night" è un album fantastico, musicalmente curato nei minimi dettagli, arricchito da una produzione di valore che da la possibilità di usufruire anche delle sfaccettature minime del sound e artisticamente supportato da un lavoro grafico indovinato di Frank Lewecke (www.lewecke.com).
L'unico consiglio sincero che posso darvi è quello di comprarlo, un disco di questa qualità fa sempre e comunque la sua gran figura, sarebbe un tassello di valore che troverebbe giusta collocazione all'interno della vostra collezione, perché privarsene?

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