lunedì 31 maggio 2010

FOG OF WAR - Fog Of War


Informazioni
Gruppo: Fog Of War
Anno: 2009
Etichetta: Autoprodotto
Autore: Mourning

Tracklist
1. Fog Of War
2. Death Penalty
3. Enforcer
4. Kills On Contact
5. M.O.S.H.
6. Six-Packin' Heat
7. M.C.T.
8. Blood Of A Thousand Sons
9. Taking Over
10. D.O.A.

DURATA: 41:04

Che l'underground thrash sia in pieno fermento credo sia alquanto palese, vengono a galla tante di quelle realtà combattive e maggiormente motivate seppur munite di meno mezzi al cospetto di alcune sorrette più dalla label che dalla musica in sè.
E' per questo che spesso si viene coinvolti alla ricerca e all'ascolto, fra le tante mi è capitato di imbattermi anche nei Fog Of War.
La giovane band di stile Bay Area suona uno speed/thrash serrato, tagliente e volitivo che riporta alla mente i primi Flotsam & Jetsam per come le canzoni risultano coinvolgenti unite alla prestazione di un Mosh Braum, cantante che si diletta in passaggi dediti a un quasi falsetto che ok non sarà quello del caro A.K. dei bei tempi, ma a quanto ho letto in giro il ragazzo anche live punta i piedi facendosi sentire e ciò la dice lunga per quanto riguarda la personalità del personaggio in questione, certo è che quando c'è da spingere non si tira certo indietro.
Altra cosa importante sono gli assoli ficcanti sia quando si attestano su melodie anche facili, sia quando puntano sulla componente caciarona e aggressiva che mette in risalto la voglia di divertimento che tale musica può e sa regalare.
Il disco omonimo, unica opera sinora all'attivo, è un concentrato di puro e salutare scapocciamento, brani quali "Death Penalty", "Enforcer", "Kills On Contact" e lasciando scorrere la tracklist "Six-Packin'Heat", "Taking Over" e la conclusiva "D.O.A." (con annessa la funny ghost track) sono qualificabili come delirio da Bay Area.
Le influenze sono multiple e riconoscibilissime, pensate a tutto quello che amate del thrash, quello che vi porta ad alzare una birra come un'arma divina e fottervi il collo come se non ci fosse motivo per fermarsi, beh i Fog Of War fanno quest'effetto.
Il songwriting peccherà di qualche deja vù e a chi non succede? E' la carica che sanno imprimere ai pezzi la differenza, un lavoro di batteria che sa pestare e trovare in passaggi anche semplicissimi la cosa giusta da fare al momento giusto come a esempio il campanaccio in "Six-Packin'Heat (personalmente mi fa godere non poco), aggiungeteci un basso che si ritaglia spazi brevi in cui si prende licenza d'evidenza, spettacolari, come il suono dello stesso stavolta non penalizzato da una produzione che si è ricordata della sua presenza.
Tirando le somme, se il thrash v'infoga e farsi una serata alcolica a base di buona musica suppongo non dispiaccia a nessuno, i Fog Of War potrebbero essere una delle colonne sonore possibili, sicuramente fra le più adatte.

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