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lunedì 24 maggio 2010SADIST - Season In SilenceInformazioni Gruppo: Sadist Anno: 2010 Etichetta: Scarlet Records / Live Global Autore: Akh. Tracklist 1. Aput 2. Broken And Reborn 3. Season In Silence 4. The Attic And The World Of Emotions 5. Evil Birds 6. Ogron 7. Night Owl 8. Snowman 9. Bloody Cold Winter 10. The Abyss 11. Frozen Hands DURATA: 46:34 Dopo tre anni di attesa ecco tornare uno dei gruppi piu' influenti del panorama musicale italiano, i genovesi Sadist. Il territorio su cui si muovono i nostri è un "tecnical progressive death metal" ovviamente impreziosito da fughe fusion (da rimarcare certe uscite di basso a mio avviso davvero ispirate), ma anche da arrangiamenti che strizzano l'occhio a certa etnicita', infatti sembra che i nostri dopo varie virate di sound abbiano trovato la loro quadratura del cerchio, perche' generalmente questo "Season In Silence" pare effettivamente il giusto proseguimento del precedente "Sadist". La produzione ad opera di Tommy, effettuata presso i suoi Nadir Studios, è efficace, per potenza e pulizia, in cui si puo' godere ampiamente sia dei virtuosismi dei vari strumenti, sia dell'energia delle parti piu' aggressive (anche il suono della fidata Yamaha ha finalmente il giusto riconoscimento nelle parti piu' pese e violente, basti ascoltare "Evil Birds" per capacitarsene), trovando un ottimo bilanciamento anche fra le parti piu' melodiche e rilassate). Ovviamente è inutile disquisire sulla bonta' del prodotto targato Sadist, i brani hanno al loro interno varie tipologie di strutture e arrangiamenti e chi li conosce da tempo gia' sa che il materiale è sempre di altissimo livello compositivo, la voce di Trevor continua e graffiare imperterrita per tutta la durata del cd, lasciando da parte alcune licenze isteriche che si trovavano in altri dischi, mirando ad annichilire l'ascoltatore alternando i toni del suo growl con giusta efficacia. I pezzi come detto sono tutti di indubbia qualita' e citarne alcuni sarebbe un torto agli altri, le parti Death devo dire pero' che mi sembrano piu' accentuate rispetto al passato, addirittura rispolverando alcune influenze slayeriane nel caso di "The Attic And The World Of Emotions", altre sono piu' tipicamente attinenti allo stile dei Sadist come nel caso della titletrack, oppure brani dalle ritmiche piu' spezzate vedasi "Broken And Reborn", comunque le aperture e le fantasie musicali del gruppo terranno sempre viva l'attenzione dell'ascoltatore, come nel caso delle strumentali (oramai uno dei marchi di fabbrica del gruppo), creando un vero caleidoscopio emozionale. Se devo trovare una pecca, la segnalerei nel riffing di tastiera perche' se da una parte ci sono banchi di suoni notevoli, le melodie si stanno forse un po' troppo standardizzando e questo è davvero un peccato, data la voglia di esplorare ed evolversi del gruppo; mentre mi ispira moltissimo l'ambientazione acustica utilizzata per la conclusiva "Hiberna", chissa' che questo strumento non possa ritagliarsi maggiori spazi in futuro e possa dare ulteriore ampiezza allo spettro sonoro del combo genovese. In definitiva posso dire che questo è davvero un eccellente disco, degno lavoro di una discografia ad altissimi livelli, i fans del gruppo non rimarranno assolutamente delusi, anzi..., non potranno che gioire dell'ottimo clima che anche stavolta i nostri hanno saputo creare. Horns Up!!! |
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