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lunedì 10 maggio 2010HELEVORN - Forthcoming DispleasuresInformazioni Gruppo: Helevorn Anno: 2010 Etichetta: BadMoodMan Records Autore: Mourning Tracklist: 1. From Our Glorious Days 2. Descent 3. Two Voices Surrounding 4. To Bleed Not To Suffer 5. Revelations 6. Hopeless Truth 7. Yellow 8. On Shores (Of A Dying Sea) DURATA: 53:00 Gli ispanici gothic/doom metaller Helevorn si rifanno vivi dopo un'assenza durata cinque lunghi anni da quel debut acerbo "Fragments" che ne mostrò allora qualità da non prendere sottogamba. Tornano rinvigoriti, molto più maturi, con delle composizioni levigate e compositivamente più elaborate rispetto a quelle che costituivano il predecessore. "Forthcoming Displeasures" si presenta come un album suadente dove i classici cliché del doom, stavolta maggiormente orientato e coniugato verso il death di matrice melodica, sono stati irrobustiti e meglio studiati. Non fraintendetemi, non c'è nulla di realmente innovativo in questo disco ma l'evidente collegamento ad act come gli Swallow The Sun, The Prophecy o i nostrani The Foreshadowing dal punto di vista sonoro non può non farmeli piacere. La carica melancolica insita nei brani è preponderante per la riuscita creazione d'atmosfere cullanti mai fugaci, al contrario si spandono constanti per l'intero platter avvolgendo e indicando la strada a chi si pone all'ascolto. D'altro canto c'è da dire che il genere si è molto sdoganato con il fiorente proliferare di formazioni che si cimentano nella riproposizione dello stile, la fortuna degli Helevorn è quella di essere ben al di sopra della misera cover band dei Katatonia del periodo di mezzo e non soffrire i cali sdolcinati e melensi che furono la rovina dei Draconian post "Arcaine Rain Fell" che li vide diventare una parodiale versione di loro stessi. Le linee gotiche più evidenti vengono riflesse da "Two Voices Surrounding", il resto del platter fornisce con la solidità di un riffing di più che buona fattura e la prestazione vocale del singer, pregevole sia in fase di clean sia nel growling, una prova convincente che trova vette in "Descent", "Hopeless Truth" e "On Shores (Of A Dying Sea)". La produzione affidata all'accoppiata svedese Jens Bogren e Johan Örnborg, due che sanno come destreggiarsi a modo, dona personalità e professionalità al lavoro degli spagnoli, dote in più che non può certo dispiacere. In un mercato esasperato e congestionato da troppe uscite, offrite più di una banale chance a "Forthcoming Displeasures", troppo spesso per la poca attenzione o l'ascolto distratto si rischia di perdere dischi che magari non saranno capolavori ma che meritano il rispetto e l'acquisto per l'emozione e la sostanzialità che riescono a fornire, il nuovo Helevorn è fra questi. |
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