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lunedì 10 maggio 2010DEAD ALONE - VitiumInformazioni Gruppo: Dead Alone Anno: 2010 Etichetta: Self-Released Autore: Mourning Tracklist 1.Follow 2.Road To Perdition 3.Reign Of Decay 4.Collapse 5.Scars 6.Inside The Void 7.Catharsis Along The Treshold 8.Syndrome 9.Abandoned 10.Dead End DURATA: 43:45 I tedeschi Dead Alone rientrano sulla scena a distanza di due anni dal buon secondo album "Phobia", continuano ad autoprodursi e proseguono il percorso evolutivo che li ha caratterizzati dando vita a un "Vitium" maturo e ricco di spunti apprezzabili. Se già nel precedente le atmosfere scure avevano avuto largo spazio nel sound, nei quasi quarantacinque minuti che ne formano l'andare, la presenza di quella vena dark metal si accentua notevolmente avvolgendo i brani e fornendo loro un brillare scuro, richiamo in più per l'orecchio. La base classica di matrice death/thrash, già di per sé dotata di innesti melodici e partiture doomiche, possiede stavolta un equilibrio controllato, levigato dalle sbavature che nel precedente davano ancora quel senso di direzione intrapresa ma non acquisita. Uno dei dati positivi che ho potuto riscontrare nei lavori dei Dead Alone è l'aver abituato a release in cui la tracklist oltre a comprendere i classici due/tre brani di spicco gode di una compattezza così robusta da far sì che ogni singola traccia diventi importante nel procedere dell'ascolto, tanto che sinora non è mai successo di saltarne qualcuna nelle volte che uno qualsiasi dei loro album è passato nello stereo. Sia l'immaturo quanto genuino "Silvering Marrow" o quest'ultimo "Vitium" poco cambia, sì la preparazione, il riffing e l'incisività di quest'ultimo sono nettamente superiori al debut ma si riscontra un fattore comune importante: la passione con la quale creano la loro musica. "Reign Of Decay", "Collapse", "Inside The Void" e "Dead End" posta a conclusione del platter possiedono tutte le caratteristiche peculiari e le influenze che negli anni i teutonici hanno assorbito ed elaborato, viene in soccorso oltre a una musicalità fresca, una dose di malinconia e atmosfera ricollegabile al doom/death primorde. Esecutivamente parlando i reparti in toto hanno acquisito sicurezza e stabilità, il riffing di Martin e Fred ha mantenuto la sua semplicità espressiva pur dimostrando d'aver impresso una maggiore spinta e carattere agli episodi, Florian dietro il microfono è più preciso e scuro nei toni siano essi parlati o dediti al growl e Sebastian ha confermato la sua proverbiale dote di motore non dinamicissimo ma che sa quando, come e dove colpire. I Dead Alone hanno raggiunto quella maturità che serviva loro per divenire una band di valore a tutti gli effetti, con "Vitium" il passo è stato fatto e il risultato avuto è quanto di meglio si potesse attendere dalla formazione. Il disco è ordinabile direttamente attraverso il loro myspace, non vi resta che fare una capatina e se non li conosceste già dare un ascolto. Per chi invece avesse già avuto il piacere d'incontrarli e se ne fosse interessato, metta mano al portafoglio e se ne accaparri una copia. |
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