Informazioni
Gruppo: From Exile
Anno: 2009
Etichetta: Autoprodotto
Autore: Mourning
Tracklist
1. Arrival
2. Impure Visionary
3. Apparition
4. Exhumed
5. Veritas
6. The Unlearning Dissent
7. Monolith
8. In The Faded Silence
DURATA: 31:49
Strano come certe realtà di valore debbano continuare ad autofinanziarsi per dar vita ai loro lavori, ne ho incontrate un bel po' girando per la rete e l'ultima di queste (non per valore) è quella dei From Exile.
Il duo di chitarristi che da anima e forma alla creatura è composto da: Eric Guenther e Ben Wetzelberger.
"Monolith" è il loro secondo lavoro ufficiale, uscito nel 2009, vanta otto brani prog raffinati che alle volte si pongono su basi classicamente heavy, altre sulla scia post dei Mastodon, altre ancora invece ricordando, le movenze di alcune band del movimento melodico svedese.
La qualità del songwriting del duo è qualcosa di realmente stellare, è come se lo space rock degli Hawkwind venisse metallizato e velocizzato, le tastiere che filtrano nei vari brani espandono il suono mentre gli assoli che andrete incrociando uno dopo l'altro nel vostro percorso musicale godono di un gusto fine e mai puramente legato alla mera tecnica esaltante.
L'emozione regna sovrana riuscendo a più riprese a coinvolgere siano "Impure Visionary", "Exhumed" o la meravigliosa titletrack arricchita dal piano a tendervi la mano per introdurvi nel loro mondo ne verrete allietati, l'entrare e il viverlo sarà cosa alquanto semplice, l'uscirne difficile.
La passionalità e l'aura riflessiva serena che si respirano nelle note di "Monolith" sono talmente pregne di sensazioni positive da non volerle accantonare dopo un misero ascolto ma bensì viene spontaneo ripercorrere la strada appena lasciata dietro le spalle per riviverle.
La voce appare in poche e sparute situazioni, usata tutt' al più come orpello, viene relegata in secondo piano dando alla fase strumentale la padronanza assoluta del composto, l'unico neo sembra essere legato alla produzione del basso leggermente sottotono rispetto al resto della strumentazione.
Nessun caso di pacchiano tentativo di architettare iperscale o di masturbazioni multiple allo strumento forzate e prive di alcun nesso logico, la prova dei From Exile è una gradita quanto piacevole dimostrazione di come la tecnica messa al servizio dei brani li renda validi e carichi di personalità.
Gli amanti del progressivismo sonoro in genere diano una possibilità a questo piccolo gioiellino intitolato "Monolith".