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lunedì 17 maggio 2010FORTID - Völuspá Part III: Fall Of The AgesInformazioni Gruppo: Fortíð Anno: 2010 Etichetta: Schwarzdorn Production Autore: Mourning Tracklist: 1. Til Hinna Fornu Sala (Ancient Halls) 2. Austursins Heimsenda Her (Ragnarok Army From The East) 3. Fall Aldanna (Fall Of The Ages) 4. Jafnvægi Endurheimt (Equilibrium Reclaimed) 5. Ný Dögun (New Dawn) 6. Heltekinn 7. Framtíð (The Future) DURATA: 44:42 E' arrivato il momento che il cerchio trovi chiusura, i Fortid islandesi giungono così al terzo capitolo della personale interpretazione musicale della Voluspà. Voluspà (La profezia della veggente) il primo poema contenuto nell'Edda Epica, si narra in esso la nascita e la fine del mondo tramite i racconti di una volva (o veggente) a Odino in cui si descrive l'Yggdrasil, albero del mondo, verrà riportata la morte di Baldr, il tradimento di Loki e il Ragnarok, la conclusione della vita. I Fortid in realtà sono il solo Einar "Eldur" Thorberg, il polistrumentista islandese si è fatto aiutare nell'esecuzione di questo ambizioso progetto da vari session members ma la musica è esclusivamente farina del suo sacco. Siamo giunti così al finire della storia, appena inserito il cd nel lettore prende forma da subito con le note dell'opener "Ancient Halls", brano strumentale che spande atmosfere dense e pesanti preparatorie alla pesante sferragliata che "Ragnarok Army From The East" si prepara a infliggere. La traccia, lunga quanto variegata, combina passaggi prettamente atmosferici a sfuriate vere proprie, così come in guerra in un attimo la calma si tramuta in un trambusto dove il sulfureo aroma della morte, "leader" indiscusso di ogni scontro, prende il sopravvento. Le soluzioni in clean vocals aumentano il fattore epico nel decantare liriche impregnate di storia e misticismo, il black melodico ficcante ed esplosivo si lancia nella successiva "Fall Of The Ages" in una corsa a perdifiato, quando il pezzo sembra stia per esplodere ecco uno stacco a dettare tempi più quadrati, più trascorrono i minuti e più la mente mi rimanda ai primordi dei Borknagar, l'omonimo proprio dove l'epicità vichinga, le melodie e il black raggiunsero una delle vette compositive più alte dello stile. Con la poetica "Equilibrium Reclaimed" malinconia sacrale sprizza dalle linee vocali suadenti quanto evocative, l'aria triste, è quel senso di antico che percuote ogni singolo secondo dell'incedere intriso di puro Viking, solo i primi Enslaved possono vantare a pieno titolo una tale espressività di quell'essenza, i tempi passati di capolavori quali "Frost" o "Eld", la tensione atmosferica ricreata e percettibile, pulsante e continuerà a inspessirsi tramutandosi in rugiada grigia con la successiva "New Dawn". L'acustico suono ha il sopravvento, i synth accompagnano delicatamente l'andare e anche quando la chitarra diventa possente e distorta è la voce a tenere campo con il fascino semplice di chi scandisce con passione e reale fervore parole a cui tiene particolarmente, "Heltekinn" ne é contraltare, dalla prima battuta le ampie melodie e la batteria impazzita spazzano via qualsiasi rimasuglio della malinconia precedente viaggiando su binari battaglieri e carichi d'orgoglio, le chitarre fremono sino alla parte centrale quando una scia quasi doomica traccerà il cammino che conduce alla lunga e conclusiva "The Future". Prestante, spessa, maestosa ma scura, il futuro e la rinascita si rivelano minacciosi, tempi lenti ed espansi ne segnano l'incedere trascinato, struggente, le note armoniose fanno intravedere un barlume di speranza stagliarsi oltre il cinereo che la ricopre, bisognerà attendere gli ultimi due minuti per un'accelerazione improvvisa che vivacizzi la conclusione. "Voluspà Part III: Fall Of The Ages" è un album d'assimilare con attenzione, merita ascolti su ascolti per coglierne le sfaccettature, i cambi d'umore e le interpretazioni dei testi a cui con la musica viene creato supporto. Se siete fra i possessori dei primi due capitoli questo non può assolutamente mancarvi, se invece vi è capito d'ascoltare solo quest'ultimo o vi capitasse fra le mani non lasciatevolo scappare e vedrete che per un motivo o un altro (interesse o solo curiosità) andrete a ricercarne anche le parti antecedenti. Una storia ha bisogno che il suo percorso sia completo per acquisirla e non dimenticarla. |
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