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lunedì 17 maggio 2010UNTIL DEATH OVERTAKES ME - Days Without HopeInformazioni Gruppo: Until Death Overtakes Me Anno: 2009 Etichetta: Marche Funebre Productions Autore: Mourning Tracklist: 1. Cruel 2. They Never Hope 3. Careless, Painless, Far Away 4. This Dark Day 5. Departure 6. T.D.D. (Reprise) DURATA: 01:13:51 Stijn Van Cauter: genio o solo un iperattivo? Domanda che mi sono più volte posto quando fra le mani mi capita un suo lavoro data l'altalena qualitativa che li contraddistingue. Il signore in questione ha un'infinità di progetti (Beyond Black Void, Ethereal i primi che mi vengono in mente), ha collaborato live con i Pantheist e sforna dischi forse con troppa rapidità. E lì potrei dire casca l'asino, perchè finora per quanto ci fossero stati dei cali compositivi Stijn non aveva deluso le aspettative o almeno non quanto con questo nuovo capitolo Until Deatk Overtakes Me dal titolo "Days Without Hope" (titolo presagistico?). Il disco in realtà potrebbe definirsi un best of di brani noti (e meno) in versione rivisitata, gli episodi infatti appartengono alle prime release del progetto, dallo split "U.D.O.M./I Dream No More" sino ad arrivare a "Symphony II - Absence Of Life" e questo fa porre già il quesito: perchè riproporli? Voglia d'innovarsi? Sembrerebbe di sì visto che il sound vira decisamente rispetto alla canonica onda caotica/entropica a cui c'aveva abituati, non sono più i synth a reggere le sorti del percorso musicale, vengono posti in secondo piano dando pieno raggio d'azione alle sei corde che per quanto più evidenti e possenti non s'inquadrano col senso dronico e mistico/viaggiante a cui c'aveva abituato annientandolo, dando spazio a una monotonia che tende a imprimersi stantìa nello svolgersi. Il cantato come suo solito si limita a quella parvenza di "masticato" incomprensibile ma che nella "fossa" profonda che il suono originario scavava nelle versioni originali di "Careless, Painless Far Away" o "They Never Hope" s'incastrava alla perfezione, il risalto qui non dona. Purtroppo il valore emotivo delle tracce non lo salva e anche se "Careless..." e "Departure" tentano d'alzare la testa, ognuna con le peculiarità che la contraddistingue, è davvero poca cosa. La carezzevole dolcezza della prima e la minacciosità della seconda sono inquadrabili come puri fuochi di paglia. Le tracce nuove "Cruel" e la versione reprise di "This Dark Day" sono prive di quell'enfasi e vivono di un autocitarsi continuo, l'anima ambient che dovrebbe contraddistinguerle è solo un modo semplicistico e sbrigativo d'esporre idee che non reggono. La somiglianza fra le due è notevole tanto che una potrebbe esser un clone dell'altra, il risultato unico che se ne ricava è: il non attendere la conclusione per staccare la spina. Con tutta la buona volontà e l'impegno messo nell'ascoltare "Days Without Hope", non posso che ritenermi insoddisfatto, dopo un "Prelude To Monolith" fantastico e "Symphony III - Monolith" che era ben più che sufficiente, pare proprio che l'ispirazione di Stijn sia in fase nettamente discendente. Chi conosce e ama la band tenti comunque l'approccio per poter dire la propria grazie al fattore "bagaglio" storico che permetterà un giudizio a mente serena, per chi invece non avesse incrociato ancora gli Until Death Overtakes Me sulla propria via rivolga lo sguardo verso i lavori precedenti, potrà così apprezzare le reali qualità delle opere di casa Van Cauter. |
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