martedì 1 dicembre 2009

RAVING SEASON - Brightness Of My Disaster



Informazioni
Gruppo: Raving Season
Titolo: Brightness Of My Disaster
Anno: 2009
Provenienza Italia
Etichetta: Autoprodotto
Contatti: https://www.facebook.com/RavingSeasonOfficial?sk=app_2405167945
Autore: Mourning

Tracklist:
1. My Darkest Season Part 1 (My Sweet Remain Of Animos)
2. Your Shadow In This Frozen Garden
3. The Sterile Caress Of Violence
4. Shield Cage
5. My Funeral

DURATA : 35:05

Il progetto Raving Season prende forma nella nostra capitale Roma per volontà di un gruppo di ragazzi che ha il bisogno d’esprimere in maniera intima e personale una voglia di cambiamento e continua ricerca che li spinge ad uscire da camere oscure verso un sentiero che sia più consono e luminoso. Questo percorso così tortuoso, decadente e fortemente buono seppur greve nei toni, viene musicalmente rappresentato in veste molto malinconica e suadente.

Il lavoro chitarristico intricato e accorto da parte di Sergio e Marco crea le basi sulle quali le brave Federica e Judith sguinzagliano la prima il suo growl triste e non troppo profondo che avrà come contraltare le clean vocals liriche e tecnicamente ben eseguite della seconda. I brani vivono di una costante evoluzione ed in questa vengono supportati dalla vena più che promettente di un’accoppiata basso/batteria Valerio/Simone che si muove agilmente dando profondità e aumentando la dose atmosferica già massiccia. Le influenze di casa Opeth, My Dying Bride, Katatonia sono spiccate ma non penalizzano la band che le ha incamerate sfruttandole a proprio vantaggio, sono infatti le composizioni variegate ed il saper proporre sempre quell’attimo di giusta attesa accoppiato ad un respiro d’aria malinco/melanconica la formula vincente che rende i brani seppur mastodontici nelle lunghezza, scorrevoli e carichi di piglio.

“Your Shadow This Frozen” e “Shield Cage” esplicano al meglio i valori insiti all’interno della formazione capitolina, cosciente dei propri mezzi e capace già da questo primo assaggio offerto di dare spunto a chi ascolterà e di ritagliarsi un proprio e importante spazio a discapito di proposte similari e spesso tendenti al clone in cui ci s’imbatte nel folto delle produzioni odierne. Aspettando che i ragazzi mettano sul piatto della bilancia il debut, consiglio vivamente di dar loro una chance, se amate il genere vi renderanno più che felici, alle volte in note che sembrano tristi si può intravedere un sorriso, questo è uno di quei casi.

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