mercoledì 2 dicembre 2009

TOWARDS GLOBAL HOLOCAUST - Ever Onwards





Informazioni
Gruppo: Towards Global Holocaust
Anno: 2009
Etichetta: Scattered to the Winds
Autore: Mourning

Tracklist
1. The War, Once Distance, is Nigh Upon Thee
2. Issuing Forth the Decree of Blood and Fire
3. Burning the Ashes
4. Respite
5. Flamethrower
6. Ritualized Planetary Cleansing
7. Holocaust Winds Scatter the Ashes of Your Burning World

DURATA: 18:47



La band black/death dei Towards Global Holocaust è formata dal duo Andrew (chitarra, basso, voce)/Blaash (batteria, voce).
Il progetto nasce nel lontano millenovecentonovantasei con il monicker di Holocaust SS, dopo uno split e dieci anni di fermo rinasce col nome attuale.
Quest’anno hanno rilasciato il loro primo studio lavoro l’ep “Ever Onwards” tramite la propria label Scattered To The Winds Productions.
Composto da sette brani di cui due svolgono il compito d’intro “The War, Once Distance, Is Nigh Upon Thee” (con tanto di sirena ad avvertire l’inizio dell’assalto) e da intermezzo “Respite”, il disco ha nella pancia pezzi veloci a base di black/death con scariche di thrash annesse che si slanciano liberi e indomiti dando possibilità di vita allo screaming delirante di Andrew e alle basi ben impostate da Blaash che sia nelle parti più veloci che nei brevi rallentamenti offre prova di buona qualità.
Il riffing è personale a tratti essenziale in altri più ricercato ma sempre guerrigliero dimostrando che le idee in seno alla formazione non mancano, ne sono esempio tracce come “Flamethrower” e “Ritualized Planetary Screaming” le due che a mio avviso danno una giusta riprova di cosa siano capaci i ragazzi.
Le liriche che narrano della fine del mondo attraverso le fiamme di una guerra genocida e apocalittica calzano perfettamente e vengono espresse al meglio dal variare vocale di Andrew che nell’uso dello scream come nelle parti di growl a mid-range ne acuisce il valore.
I passaggi di synth che ogni tanto appaiono a contorniare il lavoro l’abbelliscono senza farlo mai scemare d’intensità.
Il cd è curato in ogni suo particolare dalla produzione alla forma, perchè è vero che anche l’occhio vuole la sua parte e la semplicità del digipack dai tratti scuri (grigio/nero) che fa intravedere una scena di devastazione è ben rappresentante il messaggio che si vuole trasmettere.
Per chi ama il filone dedito al black/death metal e quello che ne segue sono una realtà interessante che potrebbe avere sviluppi ancora più determinanti a seguire, le basi ci sono a loro far vedere nel tempo il reale grado di crescita a cui puntano.

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